Cronache

Traghetti per la Sicilia, undici arresti: pure il sindaco di Villa San Giovanni

Il primo cittadino, Giovanni Siclari, si trova ora agli arresti domiciliari. Corruzione e turbativa d’asta e truffa alcune delle accuse

Traghetti per la Sicilia, undici arresti: pure il sindaco di Villa San Giovanni

In corso da ieri sera un’operazione dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, che ha portato all’arresto di undici persone, tra le quali anche il sindaco di Villa San Giovanni. Il primo cittadino, Giovanni Siclari, è stato raggiunto da una custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria. Con lui anche Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della società di navigazione Caronte & Tourist. Gli appalti pubblici sarebbero infatti stati truccati proprio per favorire la Caronte&Tourist. Questa è la società che da decenni ha il monopolio dei traghetti nella tratta Messina-Reggio Calabria, anche con le isole minori siciliane, Eolie, Pelagie, Egadi e Porto Empedocle.

Le indagini dei militari

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai militari di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Direzione Distrettuale Antimafia, i manager indagati “hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione”. Undici gli arrestati, nove ai domiciliari e due in carcere. Repaci, secondo le prime informazioni, si sarebbe mosso anche con il vertice dell'amministrazione comunale, il suo principale interlocutore sarebbe stato proprio il sindaco. Con l'obiettivo di potersi così assicurare l'affidamento di un'area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori.

Il sindaco ai domiciliari

I carabinieri hanno arrestato il primo cittadino ieri sera, martedì 17 dicembre, mentre si trovava all’interno degli uffici comunali, impegnato nei lavori di una delle commissioni consiliari. I militari hanno fatto irruzione in Comune chiedendo al sindaco di seguirli in caserma. Al momento Siclari si troverebbe agli arresti domiciliari. Altri indagati sarebbero il geometra Giancarlo Trunfio dell’ufficio tecnico del Comune; un vigile urbano, Vincenzo Bertuca; Patrizia Arena, moglie del dirigente dell’Urbanistica, Francesco Morabito. Almeno altri sei soggetti sarebbero comunque destinatari di provvedimenti cautelari.

Le accuse

Le undici persone fermate sono accusate, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e per una persona solamente, anche concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini sarebbero state focalizzate sulla gestione dei piazzali utilizzati dal servizio traghettamento. In particolare dell'area Agip- Piazzale Anas, vicino all'autostrada A2. Oltre a lavori pagati con i soldi pubblici, che però risultavano di interesse dalla società.

Il sindaco Giovanni Siclari, di Forza Italia, è il fratello minore del senatore Marco Siclari.

Commenti