Cronache

Un corso per guarire l'omosessualità

Repubblica si è intrufolata nella comunità di Luca Di Tolve, l'ispiratore della canzone di Povia: "Luca era gay"

Un corso per guarire l'omosessualità

Viaggio tra i “guaritori” degli omosessuali. È quello compiuto da un cronista di Repubblica che per cinque giorni è stato ospite del centro di spiritualità Sant’Obizio gestito dal gruppo Lot e che ha per leader Luca Di Tolve, l’uomo a cui si ispira la canzone “Luca era gay” di Povia.

Lot è il nome dell’uomo che scappò da Sodoma e Gomorra prima che venisse distrutta e Di Tolve è un ex attivista dell’Arcigay e inventore delle crociere per omosessuali. Partendo dal presupposto che l’omosessualità sia una malattia si trascorrono cinque giorno tra messe, canti, preghiere , momenti di meditazione e lezioni sulla “confusione sessuale”. Il tutto al modico prezzo di 185 euro. Assieme a Di Tolve vi sono altri due sedicenti ex gay, affiancati da un frate francescano sulla quarantina e un padre passionista esperto in esorcismo. Prima di partecipare al corso di deve compilare un questionario da inviare all’associazione dove si descrive il proprio problema con allegata anche la fotocopia del documento d’identità. Il centro gestito da Di Tolve e dalla moglie è di proprietà della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth.

Gli ospiti sono una decina e di varia estrazione sociale e politica: idraulico, imprenditore, sentinella in piedi e persino una sentinella in piedi e una ex estremista di destra. Tra le regole da seguire c’è la puntualità, non giudicare gli altri corsisti e non parlare con gli estranei di ciò che si è detto durante i corsi. La giornata inizia con la messa alle 7,45 e finisce alle 22,30. Secondo il verbo di Di Tolve:" L'omosessualità non esiste e voi non siete gay, siete solo persone che hanno un problema" e se soffri non è perché non accetti ciò che è naturale, ma perché non hai ancora scoperto ciò che ti ha fatto nascere una certa inclinazione. Quel peccato, infine, fa star male Dio, e quindi "bisogna sfidarlo ed essere coraggiosi". Durante sedute si analizzano i traumi familiari e infantili e si attribuisce buona parte del disorientamento sessuale al diavolo e alle associazioni gay che perseguitano la famiglia naturale, ma ci sono anche momenti di consulenza a tu per tu.

"La guarigione dipende da quanto si apre il nostro cuore a Gesù e da quanto si è disposti a sacrificare il proprio corpo alla volontà di Dio", rispondono i leader.

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