Cronache

Cortina, esplosione di reperti bellici provoca incendio: scatta l'allarme

Il rogo si è esteso per circa 5.000 metri quadrati: non si esclude assolutamente una replica dell'evento. L'Assessore avverte: "Non avvicinatevi"

Cortina, esplosione di reperti bellici provoca incendio: scatta l'allarme

Un incendio si è sviluppato nell'area di Cortina, sopra il Rifugio Ospitale vicino a Cimabanche. Ad annunciarlo è stato Gianpaolo Bottacin, Assessore alla Protezione Civile del Veneto: "Stiamo intervenendo con tutti i mezzi regionali, con i volontari antincendi boschivi di Auronzo, con i tecnici dei Servizi Forestali e della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco. È una situazione delicata, perché le fiamme sono in un'area dove si trovano reperti bellici".

Il rogo si è sviluppato verso le ore 14.00, estendendosi per circa 4-5.000 metri quadrati.

L'allarme incendio

Bottacin ha poi invitato tutti alla massima prudenza: "Due reperti sono già esplosi e non possiamo escludere la possibilità che la cosa si ripeta". L'Assessore ha successivamente aggiornato la situazione precisando: "Stiamo operando solo con l'intervento dell'elicottero. Per i nostri uomini sarebbe molto pericoloso avvicinarsi. Per questo motivo, raccomandiamo a tutti di non avvicinarsi all'area interessata". Infine ha concluso: "Ringrazio fin d'ora tutti coloro che stanno lavorando per circoscrivere le fiamme. Ancora una volta, com'è tradizione sono intervenuti con tempestività e con grande perizia".

Michele Da Pozzo, Direttore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, è stato contattato dal Corriere della Sera a cui ha dichiarato: "Quando prendono fuoco versanti così impervi, dove non si arriva quasi neanche a piedi, gli unici che hanno chance di fermare le fiamme sono gli elicotteri, o meglio perturbazioni che durino però tanti giorni. Un temporale da solo purtroppo non basta, e gli elicotteri arginano le fiamme alte, ma non il fuoco che cova sotto le radici.

È evidente che fin quando non lo avremo fermato nessuno potrà andare a fare attività estive regolari, come le scalate".

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