Cronache

Così l'ecologia integrale entra di diritto in Vaticano

Pannelli fotovoltaici, emissioni zero e autovetture elettriche: il Vaticano, per via della linea del papa, si prepara alla svolta green

Così l'ecologia integrale entra di diritto in Vaticano

L'ecologismo sta per entrare a far parte delle priorità dottrinali della Santa Sede, ma anche sul piano pragmatico le azioni del Vaticano, in relazione all'ambientalismo e al risparmio energetico, non sembrano difettare d'inventiva e concretezza. Se il Sinodo dell'Amazzonia, che si svolgerà in ottobre, deciderà il futuro del cattolicesimo, del resto, il presente già parla di pannelli solari e auto elettriche utilizzate all'interno delle mura leonine. Sono dinamiche differenti, ma la svolta green, insomma, non passa solo dalla direzione teologica impressa dai consacrati progressisti.

Qualcuno già ha da ridire sulla "Chiesa dal volto amazzonico", quella che sembra disposta ad abbandonare tanti rigismi dottrinali, compresa l'obbligatorierà del celibato e la non facoltà d'istituire un "ministero femminile". Difficile, invece, rintracciare qualche critico delle "emissioni zero" in Vaticano. Si tratta del proposito che Jorge Mario Bergoglio ha fissato per il territorio dello Stato che presiede. Questo, almeno, è quanto è stato riportato da Il Tempo, che ha rimarcato anche come Benedetto XVI avesse inaugurato questa traiettoria, facendo collocare 2.400 pannelli fotovoltaici sulla sala Nervi. Pure il papa emerito, del resto, ha spesso parlato della centralità della battaglia ecologista per il futuro dell'essere umano, pur distinguendo l'ecologia tout court da quella "dell'uomo", che Joseph Ratzinger ha sempre considerato molto più rimarchevole.

Poi è arrivato il "primo papa ambientalista della storia". Il fatto che il Vaticano stesse svoltando verso la rivoluzione green è stato evidente sin da subito. Il nome scelto dal pontefice argentino, poi, ha suggerito più di qualcosa. Sempre il quotidiano citato ha sottolineato pure la funzione svolta dall'enciclica "Laudato Sì": gli oppositori del Sinodo sull'Amazzonia, d'altro canto, hanno sostenuto come la "deriva ecologista" abbia trovato origine in quel testo.

Fatto sta che il Vaticano potrebbe divenire a breve lo Stato più virtuoso del mondo in termini di emissioni.

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