Cronache

Così prosegue la guerra di Papa Francesco

Bergoglio arruola pure il teologo della Liberazione

Papa Francesco
Papa Francesco

È ormai guerra aperta in Vaticano. Il terreno di scontro non è teologico o dottrinale, ma riguarda solamente la figura di Papa Francesco, forse il Pontefice più amato del secolo e dal secolo. Tuttavia c’è anche chi, di fronte al governo del Papa venuto dalla fine del mondo, comincia a storcere il naso e a dire che proprio qualcosa non va (come nel caso di Antonio Socci e Vittorio Messori).

E proprio per ribattere alle umili critiche mosse da Messori contro Papa Francesco è apparso oggi sul Corriere un articolo firmato da Leonardo Boff. Boff è un ex tutto: ex francescecano ed ex presbitero. Uno degli ultimi esponenti della Teologia della Liberazione, che – val la pena ricordarlo – è stata definita da Benedetto XVI come una "falsificazione della fede".

Dopo esser stato condannato nel 1985 ad un "rispettoso silenzio" e minacciato di ulteriori provvedimenti disciplinari da parte di Giovanni Paolo II, Boff ha abbandonato l’abito sacerdotale, si è sposato e ora vive in una riserva ecologica assieme alla moglie e ai sei figli adottivi. È inoltre un sostenitore di Gaia, una sorta di religione dell’ambiente che si rifà agli antichi miti pagani.

Durante il pontifiato di Benedetto XVI Boff si è segnalato come uno dei più feroci critici di Ratzinger, da lui definito "un Papa frustrato, che ha cercato di ridurre la Chiesa a un museo di cose antiche, riportando la messa in latino e certe vestimenta che datano del Rinascimento, ha perfino adottato abitudini da Palazzo, prima di dare l'ostia bisognava baciargli l'anello".

A partire dal 13 marzo del 2013, ovvero dal giorno dell’elezione del Papa venuto dalla fine del mondo, Boff pare però aver fatto pace con Roma. Dimenticate le antiche contese, è ora diventato uno dei più solerti difensori del Papa. Così il Corriere gli ha concesso al nuovo zuavo pontificio Boff di replicare all’articolo di Messori.

La replica, a dire il vero, non è stata un granché, anche perché essa è, nelle sue linee generali, la riproposizione di un articolo che l’ex francescano aveva già pubblicato sul proprio sito e che ripropone tutto il campionario della teologia progressista: "Adesso appare un Papa ‘francescano’ che ama i poveri, che non ‘veste Prada’, che fa una critica dura al sistema che produce miseria nella gran parte del mondo".

Ciò che colpisce, però, è che il Corriere abbia avvisato tardissimo Messori dell’articolo di Boff e che, come siamo venuti a sapere, di fatto non gli abbia concesso alcun diritto di di replica. O, meglio, Messori potrà rispondere alle insinuazioni di Boff, ma solo domani e con un pezzo abbastanza breve. Prosegue così la guerra in Vaticano.

Tra colpi bassi e guerra aperta agli oppositori di Francesco.

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