Cronache

I bagagli restano a terra: cosa succede negli aeroporti

Da un paio di settimane negli aeroporti europei sta accadendo quialcosa di strano. Alcuni aerei partono solo con i passeggeri, mentre altri decollano con a bordo solo i bagagli

I bagagli restano a terra: cosa succede negli aeroporti

Qualcosa di strano sta accadendo negli aeroporti di tutta Europa, dove alcuni aerei decollano con a bordo solo i passeggeri, senza i bagagli, e viceversa. In questo periodo, i viaggiatori rischiano di riuscire ad arrivare a destinazione, ma di non avere poi la propria valigia con sé, rimasta abbandonata chissà dove nello scalo da cui si è partiti. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il problema sarebbe ancora una volta del Covid. O meglio, del periodo post Covid. Troppe le richieste di viaggi che hanno messo in crisi non solo le compagnie aeree, travolte dal boom, ma anche le società di handling che si occupano di trasferire i bagagli dai nastri trasportatori alle stive degli aerei e anche il contrario. Adesso che tutto è ricominciato, anche più di prima, le aziende non riescono a gestire il troppo lavoro delle ultime settimane.

Atterrare senza bagaglio

Alla fine, i viaggiatori riescono a salire sull’aereo, ma non avviene lo stesso per i bagagli che restano invece a terra. I velivoli decollano senza aspettare che anche le valigie vengano caricate, in modo da evitare ritardi su ritardi. In seguito partirà un altro mezzo con a bordo solo trolley e borsoni appartenenti ai poveri viaggiatori che hanno compilato il modulo relativo allo smarrimento del bagaglio. Difficilmente le valigie perse riusciranno a raggiungere i loro proprietari, o comunque non entro la fine della vacanza. I turisti dovranno quindi decidere, una volta atterrati nella loro meta da sogno, di trascorrere i giorni sempre con gli stessi abiti, oppure se mettere mano alla carta di credito e fare shopping. Gli aeroporti che in questo momento sono messi peggio sono Londra, Amasterdam, Bruxelles o Francoforte. In caso di sciopero o cancellazione del volo, a restare a terra sono sia i passeggeri che i bagagli. I rimborsi in queste situazioni sono abbastanza incerti, ma se non altro si può fare ritorno a casa con le proprie valigie.

Un boom di richieste

Per esempio, al Terminal 5 di Heathrow regna il caos. Sono centinaia i viaggiatori che quotidianamente attraversano l’aeroporto, ognuno dei quali con grandi valigie. Che non è detto partano con loro. La compagnia aerea americana Delta è stata costretta a organizzare un volo di soli bagagli con a bordo un migliaio di valigie che non erano mai arrivate a destinazione negli Stati Uniti. Con le compagnie low cost è anche peggio. Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ha consigliato di volare solo con bagaglio a mano. Dall’Aeroporto di Bologna spa hanno spiegato: "Ci si attendeva un ritorno alla normalità nel 2024, ma in realtà in questo giugno abbiamo registrato un più 2,4 di passeggeri rispetto al 2019, il nostro anno record con il transito annuale di 9,4 milioni di viaggiatori. Invece nel gennaio 2022 erano ancora a meno 50% rispetto al gennaio 2019. Chiaro che un'impennata così rapida ha travolto compagnie aeree e società di handling che avevano quasi azzerato l'attività durante la pandemia. Per di più in molti paesi europei non c'è la cassa integrazione e quindi non è stato materialmente possibile riassumere in fretta personale perché poi per lavorare in un aeroporto le procedure non sono rapide".

Di chi è la colpa

In questi giorni le compagnie si stanno attrezzando per far partire aerei con solo bagagli, per raggiungere i loro proprietari. Ogni valigia viene presa in consegna dall'ufficio Lost&Found che la cataloga e le attacca un foglio per ricordare la data di arrivo e la compagnia. A questo punto il legittimo proprietario, sempre attraverso l'ufficio Lost&Found, dovrebbe riuscire a capire dove si trova il suo bagaglio e a prendere accordi, con l'aiuto della compagnia aerea, per la restituzione e l'eventuale rimborso. Dall'aeroporto Marconi del capoluogo emiliano asseriscono che la situazione è questa da due settimane e che “nemmeno noi sappiamo quante siano tutte quelle valigie, ma, allo stesso tempo, noi non c'entriamo nulla".

La colpa sarebbe delle compagnie aeree e delle società di handling, e non dell’aeroporto che ha addirittura assunto 80 stagionali per fronteggiare il boom di viaggiatori.

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