Cronache

Cranio Randagio, la madre "Con lui non c'erano amici"

Dopo la morte di Cranio Randagio a parlare è la madre del rapper. In un'intervista al Corriere, Carlotta Mattiello parla di quanto accaduto al figlio

Cranio Randagio, la madre "Con lui non c'erano amici"

Dopo la morte di Cranio Randagio a parlare è la madre del rapper. In un'intervista al Corriere, Carlotta Mattiello parla di quanto accaduto al figlio: "Qualcuno avrebbe dovuto dire qualcosa, avvertirmi subito e non l’ha fatto. Non so se Vittorio poteva essere salvato, questo non spetta a me stabilirlo, ma so soltanto che mio figlio è uscito venerdì sera per andare a una festa e non è più tornato", afferma. Poi si sfoga: "Voglio sapere perché, nonostante il suo telefonino continuasse a suonare libero e Vittorio si trovasse in una casa privata, nessuno si è preoccupato di dirmi che stava male, perché non mi è stato detto niente. Trovo tutto questo abbastanza bizzarro".

Sempre al Corriere parla di come è venuta a conoscenza della morte di suo figlio: "Solo alle quattro del pomeriggio di sabato si sono presentati a casa mia due poliziotti che mi hanno detto: “Signora, ci segua in commissariato”. La notizia di quello che era successo a mio figlio me l’ha comunicata il magistrato. Adesso non voglio farmi idee, non mi piace neanche pensarle. Voglio avere fatti, e voglio che sia la polizia a darmeli". Poi parla degli amici del rapper alla Balduina: "No, anche perché si tratta di una comitiva di persone che non facevano parte del suo giro di amicizie. Le conosceva da poco tempo, so che avevano fatto dei video e glieli avevano mostrati. Due settimane fa ne avevano girato uno insieme proprio qui sopra, sul nostro terrazzo". Poi quelle ultime parole: "Mamma, vado a una festa”, come mi aveva detto miliardi di altre volte, come fanno tutti i ragazzi della sua età. Aveva vissuto due anni da solo a Milano, dove era andato a studiare, cosa avrei dovuto dirgli? Ma poi quando ho visto che sabato non era ancora tornato, mi sono preoccupata e ho cominciato a telefonare. Ho chiamato tutti, ma i cellulari erano spenti. Tutto questo aspetto non è molto chiaro. Mi sarei aspettata che qualcuno mi dicesse cosa era successo prima che la polizia suonasse alla mia porta.

Ma non è successo".

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