Cronache

Crema, carabinieri arrestano latitante internazionale moldavo

L'uomo vedeva pendere sul suo capo un ordine di arresto internazionale poichè nel 2013, in combutta con dei complici, aveva rapinato un ufficio postale in Germania, commettendo peraltro violenza nei confronti dei dipendenti. Sentendosi braccato dalla polizia tedesca aveva deciso di rifugiarsi in Lombardia, dove la madre vive da diversi anni, ma i carabinieri tenendo d'occhio la donna lo hanno acciuffato

Crema, carabinieri arrestano latitante internazionale moldavo

I carabinieri del nucleo radiomobile di Crema l'altroieri hanno stretto le manette ai polsi di un latitante, un 31enne moldavo, sul cui capo pendeva un mandato d'arresto internazionale emesso dall'Interpol. O.O. (queste le iniziali dell'uomo) infatti, in combutta con altri complici, nel lontano 8 marzo 2013 si era reso protagonista di una rapina ai danni di un ufficio postale di Francoforte sul Meno (Germania), rapina a cui si era aggiunta anche l'aggravante della violenza poichè i banditi avevano colpito con una tremenda raffica di calci e pugni un addetto allo sportello, legandolo poi ad una sedia, per farsi aprire la cassaforte dov'erano custoditi circa 25mila euro destinati in buona parte al pagamento delle pensioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale La provincia di Crema le autorità tedesche il 5 gennaio 2015 avevano poi deciso di emettere la misura cautelare in carcere a carico dell’uomo.

La polizia teutonica, al termine di un'accurata indagine, era riuscita a risalire ai volti dei rapinatori, grazie anche al provvidenziale aiuto giunto dalle immagini delle telecamere di sicurezza dell'ufficio postale. Il moldavo, sentendosi braccato senza tregua, ha deciso così di scappare dalla Germania, convinto che ben presto le forze dell'ordine locali sarebbero riuscite a mettergli le mani addosso, trovando rifugio nelle ultime settimane nel nostro Paese, più precisamente a Crema, città dove sua mamma vive oramai da diversi anni. Da Francoforte sul Meno però sapevano della residenza italiana della parente stretta del moldavo, proprio per questo hanno fatto pervenire l'ordine di arresto ai carabinieri della locale caserma. I militari senza perdere un secondo hanno iniziato a pedinare la madre del latitante, monitorandone costantemente ogni singolo movimento nella speranza che il figlio saltasse fuori.

Gli sforzi dei carabinieri sono stati premiati: dopo appena pochi giorni dall'inizio degli appostamenti le forze dell'ordine hanno capito senza possibilità di errore che il moldavo si era rifugiato proprio a casa della parente, acciuffandolo l'altroieri mentre quest'ultimo usciva dall'abitazione della genitrice.

Strette le manette ai polsi ed espletate le formalità di rito il ricercato è stato condotto presso la casa circondariale di "Cà del Ferro" a Cremona, dove l'uomo resterà sino a quando non verranno ultimate le pratiche per l'estradizione, che dovrebbero essere particolarmente celeri: terminate queste ultime il 31enne verrà così scortato in Germania, Paese nel quale dovrà scontare la pena che un tribunale tedesco gli aveva già comminato per la rapina con violenza commessa ormai quasi 7 anni fa.

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