Cronache

Cremona, organizzavano risse via social: 7 arresti

I responsabili di quanto accaduto hanno un'età compresa tra i 15 e i 18 anni: servendosi dei social organizzavano violente risse, trasformando le strade di Cremona in veri e propri ring

Cremona, organizzavano risse via social: 7 arresti

Ennesimo episodio di violenza, questa volta accaduto a Cremona. Sono sette i giovani (di età compresa tra i 15 e i 18 anni) arrestati dai carabinieri. I ragazzi sono accusati di aver trasformato piazze e vie della città in veri e propri ring. Accordandosi sui social, si davano appuntamento in un luogo ben scelto scatenando risse di strada, oppure aggressioni nei confronti degli studenti. Sette gli arrestati: quattro reclusi in carcere, mentre altri tre sono finiti ai domiciliari.

Pugni, schiaffi e calci per ammazzare la noia. Questo era l'hobby del gruppo di giovanissimi residenti a Cremona. Tutto partiva da una provocazione da parte della banda nei confronti del povero malcapitato di turno, il quale dopo aver reagito (anche solo verbalmente) subiva la vendetta del branco. La baby gang, composta da veri e propri bulli di strada, sarebbe stata originariamente composta da una trentina di individui.

Il gruppo non faceva preferenze nello scegliere le proprie vittime, prendendo di mira passanti di qualsiasi tipo. Denigrazioni, maltrattamenti e qualsiasi altro tipo di angheria nei confronti di coetanei o ragazzi più giovani, che non sapevano difendersi. L'unica volontà, da parte della baby gang, era orientata verso la distruzione.

Dirigenti scolastici, docenti e genitori, preoccupati della situazione sempre più degenerante, hanno alla fine deciso di denunciare tali episodi ai carabinieri della Compagnia di Cremona. I responsabili delle efferatezze sono stati individuati. Molteplici i reati di cui sono accusati, tra cui: rapina, tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

A carico di tali soggetti, gli inquirenti hanno accertato, inoltre, episodi di vandalismo, danneggiamento e lesioni nei confronti di altri giovani studenti cremonesi. Tali atti sarebbero stati ripresi e in seguito postati sulla pagina Instagram Cremona.dissing.

Ad essa era collegato un link all'app "ThisCrush", tramite cui i soli gestori e follower della pagina potevano partecipare e commentare quanto perpetrato ai danni delle vittime.

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