Il procedimento contro il dirigente scolastico di Vo' aperto dall'Ufficio scolastico del Veneto è stato archiviato. Alfonso D'Ambrosio è stato messo sotto accusa per 16 post su Facebook ma, soprattutto, per aver criticato l'allora ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina. A dare notizia dell'archiviazione è stato Matteo Salvini, che dai social ha informato i suoi tanti seguaci, dicendosi soddisfatto per la decisione presa nei confronti del dirigente scolastico di uno dei primi comuni a subire lo tsunami del coronavirus a febbraio 2020.
"Archiviato il procedimento disciplinare a carico del dirigente scolastico di Vò, sotto inchiesta per le critiche all'allora ministro Azzolina. Una vicenda assurda, che però è finita bene. Giustizia è fatta", ha detto Matteo Salvini dopo che è stato messo un punto a una questione che già nei mesi scorsi aveva fatto molto discutere. Alfonso D'Ambrosio nei mesi scorsi si è mostrato molto critico nei confronti delle decisioni prese a livello scolastico per contenere i contagi da coronavirus. Ma a essere maggiormente attenzionato dal Ufficio scolastico del Veneto è stato soprattutto un post nel quale il dirigente definiva Lucia Azzolina come "una che ci crede, ma è debole".
Alfonso D'Ambrosio è un giovane dirigente dal 2019 ricopre il difficile ruolo di dirigente scolastico dell'istituto comprensivo dei paesi di Lozzo Atestino, Cinto Euganeo e Vo'. In quest'ultimo paese, epicentro dell'epidemia veneta nella prima ondata, si trova la scuola dell'infanzia. A settembre nella scuola di Vo' ha ospitato Sergio Mattarella e Lucia Azzolina, arrivati in visita nel paese veneto per celebrare la ripartenza dell'anno scolastico dopo il disastroso 2019/2020. Erano mesi ancora ricchi di speranza, i proclami del governo scongiuravano la possibilità di tornare alla chiusura scolastica che, invece, c'è stata solo poche settimane dopo.
Il dirigente scolastico nei suoi post ha spesso contestato la comunicazione del ministero dell'Istruzione, anche in relazione alle percentuali dei contagi all'interno delle scuole, quando si sosteneva con fermezza che non erano incidenti a livello epidemiologico. Poi, Alfonso D'Ambrosio ha criticato la rosa dei presidi scelti da Lucia Azzolina come campione rappresentativo per ottenere dati sui contagi scolastici. "Amici degli amici degli amici", scriveva il dirigente scolastico in risposta a un post della sua collega: "Esprimo perplessità su come vengono scelti questi dirigenti scolastici. Chi si ascolta? Gli amici?".
Per Alfonso D'Ambrosio è stata un'escalation di accuse per i suoi post, che il dirigente non ha mai smesso di scrivere in nome della libertà di parola. E oggi, Alfonso D'Ambrosio ha avuto il suo riscatto.
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