Cronache

Lo curò con l'omeopatia e il bimbo morì. Medico (sospeso) lavora ancora

Massimiliano Mecozzi aveva curato l'otite di un bimbo di 7 anni usandolo solo l'omeopatia. Il piccolo era poi morto per una encefalite

Lo curò con l'omeopatia e il bimbo morì. Medico (sospeso) lavora ancora

Massimiliano Mecozzi aveva curato l'otite di un bimbo di 7 anni usandolo solo l'omeopatia. Il piccolo era poi morto per una encefalite e, per questo, il medico omeopata è finito davanti all'Ordine dei medici di Pesaro, presieduto dal dottor Paolo Battistini. Che ieri sera l'ha sospeso per sei mesi. Ma, come fa notare il Corriere della Sera, la desisione non sarà applicata immediatamente. Mecozzi potrà, infatti, andare avanti a fare il medico dal momento che può decidere di impugnare il provvedimento di fronte ad organismo d'appello nazionale.

La decisione è stata presa ieri sera dalla commissione disciplinare presieduta da Battistini, che aveva immediatamente aperto un procedimento sulla vicenda. "Ci siamo riuniti - racconta Battistini all'Adnkronos Salute - Mecozzi si è presentato insieme a due legali e abbiamo contestato loro gli addebiti. Uno degli avvocati ha presentato le sue controdeduzioni, ma il medico non ha assolutamente parlato anche perché, a detta dei legali, essendoci un processo in corso preferiva non rispondere alle nostre domande". La Commissione si è riunita è ha deciso all'unanimità per la sospensione. "Mecozzi ha ora la possibilità entro trenta giorni di presentare appello rispetto al provvedimento alla Cceps per sospendere il dispositivo. Il provvedimento - precisa Battistini - diventa esecutivo dopo che si esprimerà la Commissione centrale degli esercenti le professioni sanitarie o fra trenta giorni, se Mecozzi deciderà di non ricorrere alla Commissione". Fino ad allora, ad ogni modo, potrà andare avanti a fare il medico.

Le contestazioni avanzate dall'Ordine sono di tipo deontologico.

Nell'intervista all'Adnkronos Salute Battistini cita l'aricolo 15 e "l'insistenza con cui il medico ha trattato il bambino con rimedi omeopatici senza passare alla terapia tradizionale, e la mancanza del consenso informato, perché dalle testimonianza che abbiamo il collega non ha spiegato ai genitori con dovizia di particolari i possibili rischi del perdurare di questa terapia omeopatica".

Commenti