Cronache

Decreto di espulsione per un marocchino: ma è già fuggito dall'Italia

Anass Abu Jaffar, cittadino marocchino considerato vicino al foreign fighter Ismar Mesinovic, è andato via da Belluno

Decreto di espulsione per un marocchino: ma è già fuggito dall'Italia

Dopo il caso di Touil, il marocchino arrivato in Italia su un barcone e arrestato perché ritenuto coinvolto nella strage del Bardo a Tunisi, l'attenzione sul pericolo del terrorismo è alta.

I carabinieri del Ros hanno eseguito a Pordenone un decreto di espulsione per motivi di prevenzione del terrorismo, emesso dal ministro dell’Interno nei confronti di Arslan Osmanoski, nell’ambito delle indagini su Ismar Mesinovic, il foreign fighter bosniaco residente nel Bellunese e morto in Siria nel gennaio 2014. Un altro decreto di espulsione per motivi di prevenzione del terrorismo è stato emesso nei confronti di Anass Abu Jaffar, cittadino marocchino considerato vicino al foreign fighter Ismar Mesinovic.

Jaffar, già residente a Belluno, aveva commentato su Facebook atti tra cui la strage di Charlie Hebdo. Il provvedimento non è stato eseguito poiché Jaffar sarebbe già all’estero. Nel giugno 2013 Jaffar - che era stato segnalato come residente in provincia di Belluno - aveva pubblicato alcuni commenti in uno dei suoi profili Facebook, in cui elogiava il "martire" Giuliano Delnevo, lo studente genovese convertito all’Islam e morto in Siria combattendo contro il regime di Assad. Allo stesso modo, Jaffar aveva pubblicato commenti simili dopo la morte di Mesinovic, affermando di condividere le sue scelte.

Aveva inoltre commentato gli eventi terroristici del 9 gennaio a Parigi, dimostrando un "marcato antioccidentalismo, antiamericanismo ed antisemitismo" con frasi come "Je ne suis pas Charlie".

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