Cronache

Il Def sconfessa il governo: Renzi bluffa e prende tempo

Il governo ha presentato il Def, il Documento di programmazione economico finanziaria che fa una stima delle proiezioni di crescita e del rapporto deficit/Pil per l'anno in corso e per il 2017

Il Def sconfessa il governo: Renzi bluffa e prende tempo

Il governo presenta il Def, il Documento di programmazione economico finanziaria che fa una stima delle proiezioni di crescita e del rapporto deficit/Pil per l'anno in corso e per il 2017. Nello scenario programmatico il Pil è previsto crescere dell’1,2 per cento nel 2016, in linea con lo scenario tendenziale, ma al ribasso rispetto alla nota di aggiornamento del 2015. Insomma a quanto pare l'esecutivo era stato troppo ottimista e così ha deciso di tagliare le stime di crescita. A settembre scorso, Palazzo Chigi aveva fissato la crescita a+1,6%, adesso è scesa a 1,2. Nel Def, si legge che "contribuisce alla revisione un profilo di crescita del Pil reale che, nella seconda metà del 2015, è risultato inferiore alle attese". Parole che non lasciano molti spazi ai dubbi. econdo Le stime contenute nel Def approvato stasera il Pil italiano crescerà dell'1,2% nel 2016, dell'1,4% nel 2017 e dell'1,5% nel 2018.

Per quanto riguarda il rapporto fra decifit e Pil, il Def ritocca il dato del 2016, al 2,3% dal 2,4%. Mentre per il 2017 si passa dall’1,1% indicato nel settembre scorso all’1,8%. Nel periodo 2017-2019, la crescita del Pil è "attesa più elevata", ma sempre al ribasso rispetto ali numeri indicati nel settembre scorso. Il debito si attesterà nel 2016 al 132,4% per poi scendere al 130,9% nel 2017, al 128,0% del Pil nel 2018 e al 123,8% nel 2019. Ma nonostante l'evidenza dei numeri, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan elogia il governo: Il governo sta cominciando a realizzare quello che le clausole di flessibilità europea permettono a paesi con investimenti in ordine. La politica economica del governo produce risultati tangibili non è vero che lo sforzo riformatore si sta indebolendo come a volte si sente dire. I benefici delle riforme si vedono a partire dal mercato del lavoro, dove il combinato disposto tra jobs act e sgravi fiscali sta cominciando a dare i suoi frutti".

E il premier, Matteo Renzi ha respinto le ipotesi di una manovra correttiva: "Non ci sarà nessuna manovrina. Questo che è il ritornello di alcuni che tutti le volte che c’è una manovra dicono ’eh sì, ma adesso, in due mesi, vedrete che manovrina...’. Noi non abbiamo mai fatto una manovra correttiva. È un termine che appartiene al passato", ha aggiunto.

Infine sui dati del Def arriva la risposta di Forza Italia con il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta: "Diffidiamo di Renzi/Padoan e della loro irresponsabile politica economica".

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