Cronache

Degrado a Scampia, il comitato Vele: “L’assessore non dialoga con noi”

Abbandono e degrado nelle vele di Scampia. Il comitato Vele punta il dito con l'assessore comunale

Degrado a Scampia, il comitato Vele: “L’assessore non dialoga con noi”

Delle pantegane arrostite nel quadro elettrico e il buio in cui sono rimaste numerose famiglie per un’intera giornata. È questa l’immagine che ha offerto domenica scorsa la vela gialla di Scampia. Mentre il sindaco di Napoli annuncia l’abbattimento della prima vela entro i primi di febbraio, il comitato Vele denuncia l’assenza di manutenzione da parte del Comune, nonostante le diverse richieste di intervento. “Sono tantissimi gli interventi di manutenzione che abbiamo chiesto e che non vengono effettuati – ha affermato l’associazione -. Non è possibile che un pezzo della giunta tratti gli abitanti delle vele come cittadini di serie B, mentre un altro pezzo si adopera ogni giorno per dare risposte concrete al diritto all’abitare e per abbattere i carceri speciali. Pretendiamo risposte subito! Scampia non è e non sarà mai luogo di passerelle”.

Le vele di Scampia sono destinate a scomparire, ma sono ancora le abitazioni di numerosi famiglie che continuano a vivere nel degrado. All’inizio di febbraio, 60 nuclei familiari assegnatari si trasferiranno negli alloggi popolari nuovi, poi si procederà con l’abbattimento delle vele. La prima ad andare giù sarà la vela verde, la cui demolizione era stata prevista per il 2017.

E mentre il primo cittadino di Napoli commenta questo traguardo ai microfoni di tv e giornali, da Scampia Il comitato Vele punta il dito contro un componente della sua giunta: “Mentre stiamo compiendo passi significativi di un processo che porterà all’abbattimento delle vele e che, per esempio, vede proprio in questi giorni le assegnazioni di sessanta nuovi alloggi, c’è una parte della giunta, nello specifico l’assessore Clemente, che non solo evita di incontrare noi e altre esperienze di autorganizzazione dei quartieri popolari della città, ma non provvede in nessun modo a dare risposte minime che rispettino la dignità delle persone”.

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