Cronache

Il diktat delle Ong ai volontari: "Non fate i video ai trafficanti"

Un volontario delle Ong spiega perché nei video delle associazioni umanitarie non compaiano mai gli scafisti (semore presenti in mare)

Screenshot dal video di Report
Screenshot dal video di Report

Non solo i saluti tra soccorritori delle Ong e scafisti. Nel video realizzato da Report che andrà in onda ieri sera su Rai3, si vede anche dell'altro.

Se infatti dei saluti si era parlato già in altre occasioni, visto che sia l'agente dello Sco infiltrato a bordo della nave di Save the Children che dagli operatori del servizio di sicurezza della Vos Hestia avevano denunciato la stessa, strana, familiarità, Report spiega perché i barchini dei "facilitatori" e dei trafficanti non appaiano mai nei video delle Ong. Molto semplice. A spiegarlo all'inviata della Rai è un membro della Ong, che in un sms spiega l'esistenza di un divieto di riprendere quei barchini impartito dai vertici delle Ong "altrimenti si resta a casa".

Ma a incastrare le Ong e a dimostrare una certa disonvoltura nei rapporti con i trafficanti è anche la questione giubbotti di salvataggio. Alcuni migranti, quelli più ricchi, partono dalle coste della Libia con indosso il salvagente. Costano 200 euro l'uno e a venderli sono gli stessi trafficanti. Quando però arrivano i soccorsi umanitari, le Ong consegnano i propri giubbotti e lasciano volontariamente (come si vede dalle immagini) quelli vecchi sul gommone. Così subito dopo arrivano i trafficanti e li recuperano. Che ci sia un accordo non scritto tra Ong e criminali libici?

Duro l'attacco della Lega Nord. "Ora si spiega perché le ONG non accettavano di avere a bordo poliziotti italiani - dice Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato del Carroccio -: per evitare che vedessero gli scafisti… Tutto questo conferma che l’attività di queste navi ONG è stata illegale ed è servita solo ad aumentare gli arrivi di immigrati in Italia, immigrati il cui mantenimento costa 1050 euro mensili per ognuno di loro e miliardi per le casse statali.

Soldi che, a questo punto, andrebbero chiesti alle ONG che per mesi hanno operato liberamente nelle acque libiche". Poi l'affondo: "Cosa dicono ora la Boldrini che auspicava maggiore libertà delle navi ONG nel Mediterraneo e tutti quelli a sinistra hanno fatto il tifo per queste ONG?"

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