Cronache

Dire "bastardo" a un sindaco? Può essere reato di solidarietà

Di questa opinione, per lo meno, sono i "no border", una quarantina in tutto, che questa mattina hanno manifestato fuori dal tribunale di Imperia, in appoggio a una propria attivista, Rosella Dominici

Dire "bastardo" a un sindaco? Può essere reato di solidarietà

Imperia - Se pensate che dire "bastardo" a un sindaco possa essere un insulto, allora vi sbagliate, perché a seconda dei punti di vista potrebbe trattarsi di un "reato di solidarietà". Di questa opinione, per lo meno, sono i "no border", una quarantina in tutto, che questa mattina hanno manifestato fuori dal tribunale di Imperia, in appoggio a una propria attivista, Rosella Dominici, a processo per diffamazione aggravata. Nel mirino della giustizia c'è un post pubblicato il 20 settembre del 2015, con il quale la "solidale" darebbe del "bastardo" al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano (Pd), in seguito allo sgombero dell'accampamento di no border e migranti, all'epoca realizzato ai Balzi Rossi, pochi metri prima del confine italo francese di Ventimiglia.

Nel corso della manifestazione gli attivisti hanno distribuito volantini che ritraggono due mani a forma di cuore, legate da un paio di manette, con la scritta "Delit de solidarite", che tradotto dal francese sta per delitto di solidarietà. Dunque, un messaggio ben chiaro alle istituzioni. Nel corso dell'udienza, comunque, la no border alla sbarra si è giustificata dicendo che quell'insulto non era rivolto direttamente al sindaco, ma alla situazione in sé. Ha voluto far capire che lo sfogo è stato l'epilogo di una dura giornata di protesta, con le forze dell'ordine che circondavano migranti e attivisti e gli altri manifestanti, a cui veniva impedito di portare dell'acqua.

Terminato l'esame dell'imputata il giudice Daniela Gamba ha rinviato al prossimo 9 febbraio per l'audizione dei testi.

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