Cronache

"Tutti gli stadi ​devono essere messi a norma per i disabili"

Il presidente dell'organizzazione Fiaba: "Se si ristruttura uno stadio e non si rende accessibile si vanifica per i prossimi cinquant'anni la sua utilità"

"Tutti gli stadi ​devono essere messi a norma per i disabili"

"Tutti gli stadi italiani devono essere accessibili: è necessario iniziare un processo. Ma se si ristruttura uno stadio e non si rende accessibile si vanifica per i prossimi cinquant'anni tutti gli sforzi e la stessa utilità della struttura". Così Giuseppe Trieste, presidente di Fiaba Onlus (organizzazione senza scopo di lucro con l'obiettivo di promuovere l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali per la diffusione della cultura delle pari opportunità a favore di un ambiente ad accessibilità e fruibilità totale), commenta la situazione di San Siro.

"Le persone a ridotta mobilità e le persone con disabilità - conclude - devono poter assistere a qualsiasi manifestazione sportiva, in tutti i settori disponibili nelle varie strutture. Lo prevede la legge e lo evidenzia Fiaba Onlus ogni anno nella giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Invitiamo tutti a segnalarci strutture sportive che non rispettano le norme."

"Ciò che accade a San Siro è particolarmente rilevante, perché contraddice tutti gli sforzi che da decenni la società civile e il legislatore stanno facendo per integrare le persone disabili nella vita quotidiana, nelle opportunità di lavoro, nella vita di relazione e nel tempo libero". Ad affermarlo è Antonio Longo, presidente del Movimento difesa del cittadino e consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo. "Lo sport è un momento importante, il tifo calcistico ci appassiona tutti. Limitarlo e anzi creare ulteriori difficoltà a chi ha problemi motori - sottolinea - è inaccettabile. Che questo sia accaduto a Milano, città all'avanguardia su tanti settori economici e tecnologici, aumenta la gravità dei fatti.

Come Movimento difesa del cittadino partiremo da questa importante denuncia del Giornale per fare interventi sulla società responsabile dei lavori, sul club calcistici e sull'Amministrazione comunale per ottenere efficaci modifiche"

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