Cronache

Droga e spaccio: l'operazione "Giga" nel brindisino

I due indagati utilizzavano messaggistiche installate sui propri cellulari e facevano ricorso ad un linguaggio codificato

Droga e spaccio: l'operazione "Giga" nel brindisino

Quello della droga e dello spaccio della stessa sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante in provincia di Brindisi. L'ultimo episodio è quello verificatosi ad Erchie dove i carabinieri della locale Compagnia, alle prime ore di sabato 11 gennaio, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di misura custodiale agli arresti domiciliari (emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari Vittorio Testi) nei confronti di due pregiudicati del luogo. Alle operazioni ha partecipato anche il nucleo cinofili di Modugno (Ba). Per la precisione le manette sono scattate nei confronti di Jason Mangione (classe 1996) e di Giovanni Summa (classe 1999) residenti nel Comune sopra citato. Entrambi sono accusati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'attività investigativa, denominata 'Giga', coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e diretta dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, scaturisce da un sequestro di droga avvenuto nel mese di luglio 2019 nei confronti di un minore.

I successivi accertamenti hanno poi permesso di risalire allo spacciatore, nonché al fornitore di quest'ultimo. Mangione e Summa, mediante messaggistiche installate sui propri cellulari, ricevevano ordinativi di marijuana che prontamente provvedevano a consegnare ai clienti, dandosi appuntamento sempre in posti diversi. Il loro era un lavoro organizzato in maniera minuziosa. Basti pensare, ad esempio, che facevano ricorso ad un linguaggio codificato il quale prevedeva l'utilizzo della parola convenzionale 'Giga' (da qui il nome dell'operazione) al posto del tipo e della quantità di droga. In particolare Summa si occupava di cedere al dettaglio lo stupefacente anche a soggetti minorenni. Mangione, invece, riforniva il suo complice di quantitativi importanti e intratteneva i contatti con i trafficanti.

Al fine di sfuggire a eventuali controlli telematici, il 24enne aveva installato dei sistemi di difesa per le sue conversazioni via chat. Essi prevedevano la cancellazione dei propri messaggi audio dopo l'ascolto da parte del destinatario, messaggi questi che venivano sostituiti dalla sigla della fiction televisiva 'Narcos', scelta sicuramente emblematica. I responsabili, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni. Come già accennato il problema della droga e del suo spaccio sembra essere diventato una vera e propria piaga nel brindisino. Sempre ad Erchie è finito in manette un 39enne. L'uomo deve espiare la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per reati in materia di stupefacenti commessi il 4 dicembre 2018 in quel di Martina Franca (Ta). Ancora i Carabinieri di Mesagne hanno arrestato un 30enne e una 42enne del posto.

I responsabili, colti in flagranza di reato, sono accusati detenzione ai fini di spaccio di sostanze illecite.

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