Cronache

Due euro e trentotto a testa

Due euro e trentotto a testa

Il «vaffa» ai privilegi e agli sprechi. Se c'era una bandiera agitata dai «grillini» delle origini era proprio la lotta alla «Casta» e al suo mondo dorato: auto blu, voli di Stato e scorte. Ancora si ricorda il presidente della Camera Roberto Fico che ha preso l'autobus (anche perché è l'unica cosa che si ricordi di lui). Volevano abolire il barbiere del Parlamento e ne sono diventati clienti affezionati. E ora votano contro il bilancio del Consiglio regionale lombardo. Il Pirellone ha già da tempo tagliato gli stipendi e abolito vitalizi e trattamenti di fine rapporto. Oggi a ogni singolo cittadino costa quanto un caffè e un cornetto: 2,38 euro di spesa annuale, scesa ancora rispetto ai 2,48 del 2018. Non solo, il Consiglio ha un avanzo di amministrazione netto e 400mila euro di fondi risparmiati saranno reinvestiti in una campagna contro le truffe agli anziani oltre che in contributi alle bande musicali. Eppure i grillini (solo loro) si impuntano: «Restano inefficienze» spiegano, chiedendo un bilancio partecipativo (strana chimera nata a sinistra). Quindi, dopo aver detto «sì» nell'ufficio di presidenza, dicono «no» in Aula.

Come se cento anni fa, dei sindacalisti rivoluzionari avessero rifiutato degli aumenti salariali decisi dal «padrone», con l'argomento che li ha concessi unilateralmente lui e non sono il frutto di «lotte» e scioperi che abbiano condotto loro.

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