Sparatoria a Trieste

Ecco chi sono le vittime della sparatoria a Trieste

Due agenti sono stati uccisi a Trieste. I poliziotti sono morti sotto i colpi di due killer che hanno sfilato pistola agli agenti per poi far fuoco all'impazzata

Ecco chi sono le vittime della sparatoria a Trieste

Paura e terrore a Trieste. Due uomini hanno aperto il fuoco all'impazzata all'interno della questura dopo aver sfilato la pistola ad uno degli agenti. Uno dei due aggressori, due fratelli, avrebbe chiesto di andare in bagno. Poi dopo una colluttazione con un agente gli avrebbe sottratto la pistola sparandogli a bruciapelo. In pochi istanti il killer avrebbe esploso diversi colpi uccidendo due agenti e ferendone un terzo. Una delle vittime è un poliziotto trentunenne, Matteo Demenego. Aveva compiuto gli anni qualche giorno fa. Di Velletri, aveva frequentato l'università de La Sapienza. Poi si era trasferito a Trieste dove lavorava indossando la divisa. Descritto dai colleghi come una persona "solare", amava divertirsi ballando con gli amici, come mostrano le foto sul suo profilo facebook. Demenego, 31 anni, era originario di Velletri in provincia di Roma. L'altra vittima della sparatoria è Pierluigi Rotta aveva 34 anni ed era originario di Napoli. suo padre era un poliziotto: attualmente è in pensione, in precedenza ha lavorato a Napoli

Un audio choc di un collega ha di fatto descritto gli ultimi istanti di vita dei due agenti: "Hanno interrotto il massaggio cardiaco, sono deceduti", ha affermato un poliziotto. La dinamica della sparatoria è ancora del tutto da chiarire. Di fatto però, secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due killer si trovavano in questura per la rapina di un motorino. Ad un tratto uno dei due avrebbe chiesto di andare in bagno.

Uno dei poliziotti, testimoni di quanto accaduto, ha raccontato all'Adnkronos: "Un domenicano, forse un marocchino, alto quasi due metri, un energumeno, portato nell'ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura, dove portano gli arrestati, ha chiesto di andare al bagno. E' stato accompagnato, quando è uscito era una furia, ha aggredito i colleghi, ne ha disarmato uno e ha sparato all'impazzata in direzione di entrambi". In pochi istanti all'interno della questura si è scatenata una caccia all'uomo. Uno dei due aggressori infatti è stato subito arrestato, l'altro invece è fuggito. Avrebbe tentato di rubare un'auto, ma inutilmente.

È stato raggiunto dagli agenti, che dopo avergli urlato "faccia a terra", l'hanno immobilizzato.

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