Cronache

Ecco l'assassino di Melissa

Ieri l'esplosione di due ordigni di fronte all'Istituto Morvillo Falcone a Brindisi. E' morta Melissa Bassi, una studentessa di sedici anni. Un'altra è ricoverata in gravi condizioni. Sembra sfumare l'ipotesi della pista mafiosa. FOTO - La vittima - Il luogo dell'esplosione - VIDEO: i primi soccorsi

Ecco l'assassino di Melissa

Trentasei ore dopo l'attentato alla scuola di Brindisi nel quale ha perso la vita Melissa Bassi, il presunto assassino ha un corpo e anche un volto. Pubblichiamo in esclusiva le immagini del filmato, in possesso degli inquirenti, in cui il killer aziona il telecomando della bomba. L'uomo è di nazionalità italiana, presumibilmente sui 50-55 anni, e ben vestito.

Si stringe il cerchio sui responsabili dell'attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi che ieri ha ucciso Melissa Bassi e ha ferito altre cinque studentesse. Secondo BrindisiReport, infatti, una telecamera davanti all'istituto avrebbe ripreso qualche elemento utile alle indagini e potrebbe dare un volto all'uomo che ha piazzato gli ordigni. Sarebbero inoltre state interrogate due persone, uno dei quali sarebbe "un ex militare di professione, con conoscenze di elettronica, e parenti con rivendita di bombole di Gpl per uso domestico".

Il procuratore Marco Dinapoli ha confermato: "Abbiamo delle buone immagini. Immagini che possiamo ricollegare con quasi certezza all’attentato. Per noi c’è uno spiraglio, uno squarcio di luce, non navighiamo al buio. Tuttavia è ancora presto e sono necessari ulteriori approfondimenti". Ribadendo che non c'è stata nessuna rivendicazione, Dinapoli ha quasi escluso anche al pista mafiosa: "In termini di probabilità, non in termini di certezza, ci è sembrato di poter escludere la matrice mafiosa. Un’analisi condivisa anche dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Potrebbe essere un gesto isolato". Sarebbe pronto anche l'identikit dell'attentatore: "Le caratteristiche somatiche non sembrano quelle di uno straniero. Sicuramente conosce l'elettronica: è un congegno non particolarmente complesso ma comunque non alla portata di tutti. Io non avrei saputo farlo". Quello che sembrerebbe essere il killer è un uomo tra i 50 e i 55 anni, vestito con una giacca scura e pantaloni chiari, che indossava scarpe da ginnastica.

Aperta l'ipotesi di una seconda persona che avrebbe aiutato l'uomo nel trasporto del cassonetto. Dietro l'ipotesi la testimonianza di una donna che avrebbe visto qualcuno spostare il cassonetto nottetempo.

Restano stabili, intanto, le condizioni delle ragazze ferite. Resta grave e in prognosi risevata Veronica Capodieci, la studentessa ferita gravemente nell'esplosione, che ha però ripreso conoscenza

L'attentato preoccupa l'intero mondo politico, a partire dal ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, che si augura che non sia "il primo segnale di un ritorno alla strategia della tensione in un momento complesso, difficile" e che "nessuno abbia voluto davvero colpire nel mucchio". Rivolta ai complottisti, poi, la Cancellieri sottolinea: "mi sento di escludere il coinvolgimento di schegge impazzite dello Stato, di apparati deviati. Credo onestamente che non ci sia motivo di ipotizzare scenari di questo genere. Cerchiamo di capire cosa è successo".

Sull'attentato torna anche il Procuratore antimafia Pietro Grasso, che non esclude nessuna ipotesi, sottolineando come si stiano ancora raccogliendo gli indizi necessari a ricostruire la vicenda in maniera più chiara.

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