Essere ottimisti allunga la vita: lo studio di Harvard
11 Dicembre 2016 - 12:17Pubblicata sull'American Journal of Epidemiology, l'indagine conferma il ruolo di un atteggiamento ottimista sulla longevità
Gli ottimisti, coloro cioè che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno, hanno una vita più lunga. È quanto emerge da una vasta indagine di Harvard su 70mila infermiere, il famoso "Nurses Health Study", che ha seguito la salute delle volontarie per decenni sulla base di analisi fisiologiche e test psicologici.
Le persone che si aspettano il meglio in qualsiasi circostanza si trovino hanno rischi di morte per ogni causa inferiori del 30 per cento, rispetto a chi è più propenso a vedere tutto nero. Nel dettaglio: tra chi è ottimista, i decessi per infezioni, tumori, malattie cardiovascolari, ictus, risultano decisamente più bassi, in percentuali oscillanti tra il 50 ed il 15 per certo a seconda delle patologie.
I dati più significativi emersi dalla ricerca: gli ottimisti hanno evidenziato probabilità di morire per infezioni più basse del 52 per cento. Inoltre, tra chi vede il biacchiere sempre mezzo pieno, i rischi di morte per ictus sono risultati inferiori del 39 per cento, quelli per infarto o malattie polmonari del 38 per cento, e quelli per cancro più bassi del 16 per cento.
Pubblicata sull'American Journal of Epidemiology, l'indagine conferma il ruolo di un atteggiamento ottimista sulla longevità: uno dei risultati più intriganti - ha osservato il ricercatore che ha guidato la ricerca della Harvard university, Eric Kim - è che tra le volontarie più positive sono state riscontrate meno infiammazioni e la più alta presenza di antiossidanti nel sangue.
Alcune ottimiste hanno esposto la loro visione dellla vita: "Anche in situazioni difficili mi aspetto sempre il meglio" oppure "A me succedono sempre più cose positive che negative" e ancora "Sono sempre ottimista sul mio futuro, non mi arrabbio spesso".