Cronache

"Gente che correva in lacrime". Le testimonianze di chi si trovava al centro commerciale

Non si è capito immediatamente cosa stesse accadendo all'interno del Carrefour: le persone si sono asserragliate dentro ai bar

"Gente che correva in lacrime". Le testimonianze di chi si trovava al centro commerciale

Sono state scene di panico quelle vissute da chi, nel tardo pomeriggio di oggi, si è trovato al centro commerciale Milanofiori di Assago. Erano le 19.30 quando un uomo, un italiano di 46 incensurato, ha afferrato un coltello da uno degli espositori del Carrefour e ha iniziato a colpire a caso chiunque gli fosse vicino, uccidendo un ragazzo di 30 anni.

"Eravamo al bar e pensavamo si trattasse di uno scippo perché abbiamo visto dei ragazzi e una signora correre, poi abbiamo visto sempre più gente con facce sconvolte e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave", ha detto una testimone che si trovava all'interno del centro commerciale in quei minuti di follia.

Nel caos generale, qualcuno ha anche erroneamente parlato di pistole e spari, contribuendo ad accrescere il panico all'interno del centro commerciale. "La ragazza del bar ha iniziato a parlare di pistole quindi molto gentilmente, mentre tirava giù la serranda, ci ha nascoste perché nemmeno lei capiva cosa stava succedendo. Siamo rimaste nel retro del bar mentre vedevamo anche il resto della ristorazione chiudere nascondendo le persone dentro", dice ancora una testimone.

A cercare di riportare la tranqullità ci ha pensato una delle commesse dle Carrefour, che ha assistito alla scena e che "non parlava di armi ma solo di un pazzo. Era sconvolta e la ragazza del bar l'ha soccorsa". Poco dopo, "abbiamo visto gente scappare e siamo andate via anche noi, siamo uscite mentre dall'altoparlante del centro commerciale chiedevano l'intervento urgente di un medico e ci siamo allontanate il più velocemente possibile".

Un'altra ragazza che in quel momento si trovava all'interno del centro commerciale ha raccontato: "Ora che siamo lontane siamo più tranquille ma eravamo veramente terrorizzate, non capivamo cosa succedeva, vedevamo gente scappare in lacrime.

Mi è rimasta molto impressa una ragazza che piangeva, completamente sotto shock".

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