Cronache

Favoreggiamento immigrazione clandestina, la Cassazione assolve 4 eritrei

Condannati in primo e in secondo grado per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, quattro eritrei sono stati assolti perché il reato non sussiste

Favoreggiamento immigrazione clandestina, la Cassazione assolve 4 eritrei

Arriva l'assoluzione per quattro eritrei condannati in primo e secondo grado per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per i giudici della Cassazione, infatti, il fatto non sussiste ed ora gli stranieri saranno rilasciati dopo aver trascorso 18 mesi dietro le sbarre.

Si torna dunque a parlare del processo denominato Agaish, che in tigrino significa ospite. Gli eritrei G. Afewerki, G. Abraha, M. Hintsa e G. E. Kidane rischiavano dai due anni ai tre anni e mezzo di reclusione per i fatti emersi durante la maxi inchiesta cominciata nel lontano 2014 e culminata nel 2015, con l'arresto di un falegname eritreo, scambiato per Medhanie Yedhego Mered, "Il Generale", noto trafficante di uomini operante in Libia. Il fermo si rivelò poi un errore, ma portò alla cattura di Afewerki, Abraha, Hintsa e Kidane.

Gli inquirenti sospettavano stesse agendo un'organizzazione criminale transnazionale impegnata nel traffico di esseri umani, che dal Sudan riusciva a trasportare gli extracomunitari fino ai paesi scandinavi, avvalendosi della tratta Libia – Mar Mediterraneo – Italia. A quanto pare, però, i quattro cittadini eritrei non avrebbero fatto nulla del genere, ma si sarebbero solo limitati a dare assistenza ai loro connazionali arrivati nel nostro Paese, fornendo loro cibo e ospitalità.

In primo grado, il pm aveva chiesto nei loro confronti fino a 15 anni di reclusione. Ieri è invece arrivato l'annullamento senza rinvio per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I quattro eritrei, spiega la Cassazione, avevano semplicemente aiutato altri stranieri. Quanto alle accuse di traffico internazionale e associazione a delinquere, queste erano già cadute in precedenza.

Si tratta, secondo molti, di una sentenza che farà storia. "La sua importanza è duplice. Innanzitutto scardina l'articolo 12, ossia il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, costringendo a valutare in maniera più pregnante e stringente cosa sia favoreggiamento e cosa no", ha dichiarato a Fanpage l'avvocato Tatiana Montella, legale dei quattro eritrei. Una sentenza importante, secondo la Montella, anche dal punto di vista politico, perché viene riconosciuto che fra gli stranieri che giungnono nel nostro Paese possono esistere forme di solidarietà.

"Chiunque offra anche un panino a un migrante senza documenti rischia il processo.

Questa sentenza cambia le cose", ha concluso l'avvocato Montella.

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