Cronache

Le femministe: "Bergoglio inattivo contro il maschilismo"

Bergoglio sotto l'attacco delle femministe. Dopo la rivelazione sulle presunte condizioni di sfruttamento delle suore, ecco le critiche di Voice of Faith

Le femministe: "Bergoglio inattivo contro il maschilismo"

Dopo le rivelazioni delle suore, ecco le critiche delle femministe nei confronti dell'operato di Papa Bergoglio. Questa volta a parlare è Voices of Faith, un'organizzazione coordinata dall'ex presidente della Repubblica d'Irlanda Mary McAleese. L'ente in questione, per il prossimo 8 marzo, ha organizzato una conferenza in Vaticano intitolata "Perchè le donne hanno importanza". In realtà, secondo quanto si legge qui, due relatori, tra cui proprio la McAlesse, sarebbero stati "scartati" a causa della promozione di posizioni contrarie alla dottrina cattolica. E la conferenza sarebbe stata spostata fuori dalle mura della Santa Sede.

Fatto sta che, come si legge su il Messaggero, Voice of Faith ha criticato il pontefice argentino per la presunta inattività nel campo della lotta al maschilismo​:"Oggi - ha dichiarato la McAleese durante la conferenza stampa di introduzione all'evento - le donne si chiedono perché la Chiesa sia così lenta nel riconoscere il loro valore, la loro esperienze e le loro capacità. Oggi - ha aggiunto - le donne si chiedono perché la Chiesa non abbia ancora trovato una via per aprire loro l’acceso a ruoli chiave nella governance e nel ruoli ministeriali". E ancora: "Oggi le donne stanno sollecitando la Chiesa ad incorporare la loro fede, i loro doni, le loro abilità nelle strutture di autorità a tutti i livelli. Oggi le donne meritano risposte sul piano di papa Francesco per una presenza più forte delle donne nella Chiesa. Le donne non aspetteranno più". Bergoglio, insomma, non avrebbe messo mano alle disparità presenti nei dicasteri. Un pontefice che, nonostante la verve progressista, si sarebbe rivelato "deludente" agli occhi delle femministe.

Mary McAleese, tra le vicende ricordate, ha segnalato il caso di Marie Collins, membro dimissionario della commissione istituita dal Vaticano per la tutela della vittime di pedofilia. La Collins, che è irlandese, avrebbe ricevuto troppe critiche dall'interno e sarebbe stata così costretta all'abbandono:"Eppure la sua è stata una voce sfidante all’interno della Chiesa che è quello di cui abbiamo bisogno. Le commissioni non servono se non sfidano la Chiesa dall’interno", ha chiosato l'ex presidente della Repubblica d'Irlanda.

La settimana scorsa erano state le suore a sollevare un caso. L'inchiesta di un mensile distribuito dall'Osservatore Romano aveva svelato le condizioni di "sfruttamento" a cui le consacrate sarebbero sottoposte da vescovi e cardinali. Adesso si è alzata la voce delle femministe di Voice of Faith. Donne sul piede di guerra in Vaticano.

A Papa Bergoglio, adesso, spetta l'onere di decidere se e come intervenire.

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