Cronache

Fermato ricercato della gang latina Ms13: si nascondeva in Italia

Il "marero" era nascosto in una casa del Comasco. Era nella black list dell'Interpol

Fermato ricercato della gang latina Ms13: si nascondeva in Italia

I Carabinieri della Compagnia di Cantù hanno arrestato all’alba Luis Alonso
Rodriguez Hernandez, salvadoregno di 33 anni, originario della zona di Zacateoluca
nonché membro della famigerata gang MS13. Il “marero” era nascosto in
un’abitazione di via Garibaldi a Bregnano, un paesino in provincia di Como.

Hernandez era ricercato per associazione a delinquere e affiliazione alla pandilla e
figurava nella lista dei ricercati dall’Interpol per affiliazioni con MS13 e Mara18.

L’operazione è avvenuta in collaborazione con gli USA; la United States Immigration
and Customs Enforcement (ICE), che si occupa del controllo sulla sicurezza delle
frontiere, ha segnalato la presenza di Rodriguez Hernandez al Servizio per la
Cooperazione Internazionale di Polizia/Criminalpol (SCIP) e si è quindi potuto
procedere all’individuazione ed arresto del latitante che è stato trasferito presso il
carcere di Como in attesa delle procedure di estradizione.

Resta da capire come abbia fatto il soggetto in questione ad arrivare nel comasco
nonostante fosse nella lista dei ricercati e se possa aver beneficiato di appoggi da
parte di altri membri della gang MS13.

Una cosa è certa, questa volta non si tratta di un adolescente figlio della “diaspora”
che emula i mareros del proprio Paese d’origine nei parchi della periferia, ma di un
pericoloso latitante plausibilmente fuggito in Europa per sfuggire alle misure anti-
MS13 messe in atto dall’amministrazione Trump e dalla “mano dura” del governo
salvadoregno contro le maras.

Il fatto che Rodriguez Hernandez si trovasse proprio in Lombardia potrebbe non
essere un caso, infatti Milano e dintorni ospitano la più grande comunità
salvadoregna fuori della Americhe e non è da escludere che il latitante possa aver
cercato appoggio da qualche parente o conoscente.

Milano è tra l’altro stata teatro di diversi fatti di sangue legati alla MS13,
dall’aggressione col machete al controllore di Trenord, Carlo Di Napoli, all’omicidio
del diciottenne Albert Dreni in zona Porta Lodovica. A metà novembre era poi stato
arrestato Jose Balmore Iraheta Argueta, autore di due stupri nel milanese e membro
della Mara 18.

La presenza di individui appartenenti alle maras preoccupa la vasta comunità
salvadoregna, arrivata nel milanese anche con la speranza di lasciare il triste
fenomeno nel proprio Paese d’origine.

Negli ultimi anni le Maras salvadoregne hanno creato numerosi problemi anche
nella East Coast statunitense con una serie di agghiaccianti fatti di sangue che hanno
portato le autorità a considerarle un serio rischio per la sicurezza nazionale e a
procedere con una serie di operazioni volte ad arrestare ed espellere i mareros
presenti in territorio statunitense.

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