Cronache

Folla alla camera ardente del carabiniere. Il dolore composto della moglie

Nonostante il clima non proprio clemente, sono tantissimi i cittadini in fila in piazza Monte della Pietà. La moglie del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, Rosa Maria, veglia in piedi in maniera composta il feretro del marito

Folla alla camera ardente del carabiniere. Il dolore composto della moglie

Folla alla camera ardente di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso nella notte tra giovedì e venerdì. Nonostante il clima non proprio clemente, sono tantissimi i cittadini in fila in piazza Monte della Pietà. La moglie del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, Rosa Maria, veglia in piedi in maniera composta il feretro del marito, ucciso a coltellate a piazza Cavour mentre era in servizio nelle prime ore di venerdì notte.

La camera ardente è stata allestita all'interno della Cappella di piazza del Monte di Pietà. La bara del militare è avvolta in una bandiera tricolore, sopra è stata posta una sua foto in divisa e un cero, quattro carabinieri in alta uniforme formano un picchetto attorno. Accanto alla moglie i familiari della vittima seduti a semicerchio attorno al feretro. Sono centinaia le persone che, a partire dalle 16, hanno voluto rendere omaggio alla vittima, tra loro anche i vertici della Questura di Roma. Sono presenti anche i vertici del comando provinciale dei Carabinieri di Roma.

Fissa la bara avvolta dal tricolore con gli occhi gonfi di tristezza ma senza piangere Rosa Maria, la moglie di Mario Cerciello Rega. Il feretro posizionato nella cappella di Monte di Pietà, dove è stata allestita la camera ardente, è sovrastato da un bassorilievo della Pietà. Sopra la bara un cero e la foto del carabiniere sorridente. Accanto a Rosa Maria, che indossa un tailler blu è una camicia bianca, siedono alla destra del feretro la madre Silvia insieme al fratello Paolo alla sorella Lucia e a una decina di amici di infanzia arrivati venerdì da Somma Vesuviana che ieri hanno reso omaggio all'amico all'istituto di medicina legale del Varano. Una delegazione di circa 30 uomini e donne della polizia di Stato guidata vicequestore vicario di Roma Rossella Matarazzo e dal capo della squadra mobile Luigi Silipo ha reso omaggio a Rega, salutati dal comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargano e, tra gli altri, dal comandante della stazione dei carabinieri di piazza Farnese Sandro Ottaviani.

Sono decine le corone di fiori depositate anche nella chiostrina della cappella di piazza del Monte di Pietà dove è stata allestita la camera ardente del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega accoltellato a morte venerdi notte nel rione Prati a Roma. Ci sono fiori inviati del "reparto carabinieri Consiglio di Stato, dai colleghi del commissariato Trevi, spicca una grande corona di rose rosse recapitata dai commercianti di via dell'Anima, la strada dietro piazza Navona non lontana dalla stazione di piazza Farnese, dove il carabiniere prestava servizio. Del resto il militare era molto amato dagli esercenti e dai residenti del sui territorio di competenza. "Ci difendeva da spacciatori e scippatori - aveva ricordato nei giorni scorsi Fabrizio Roscioli, amico del carabiniere e titolare dello storico forno di piazza Campo dè Fiori - quella microcriminalità che inficia negativamente la vita del cittadino".

Per questo Rega era definito l"Angelo di Campo dè Fiorì.

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