Cronache

Follia gender: così San Giorgio diviene Santa Giorgina

Ora pure San Giorgio viene trasformata in Santa Giorgina dai "colonizzatori ideologici" della dottrina gender. Pure i Santi finiscono nel calderone

Follia gender: così San Giorgio diviene Santa Giorgina

Ora anche i santi finiscono nel pentolone del gender. La dottrina cattolica prevede che tutti debbano e possano tendere alla santità, ma quello che sta accadendo in Spagna attorno alla figura di San Giorgio delimita uno spazio di manovra ideologica che i "cattolici tradizionalisti" - non a torto - non riescono proprio ad accettare. Il megalomartire, originario della Turchia, è sempre stato un simbolo di potenza fideistica. Guerriero in grado di sconfiggere un drago, cavaliere paradigmatico del sacrificio, questo Santo non è certo adatto per una rappresentazione irresoluta e tenue della confessione cristiana. Sarà per questo che la cosiddetta "propaganda Lgbt" ha pensato bene di depotenziare la sua figura, convertendola al femminile e trasformandola in un modello buono per il pensiero debole, laicista e ultra-progressista.

Proprio oggi, giornata in cui ricorre la festività - San Giorgio è morto a Nicomedia il 23 aprile del 303 d.C. - La Verità ha analizzato l'emersione di Santa Giorgina. La Nuova Bussola Quotidiana parla pure della comparsa sugli scaffali di Santa Jordina, ma la sostanza non cambia. Non sembra un caso che tutto sia partito dalla Catalogna, una delle zone d'Occidente meglio disposte ad assecondare certi dettami teoretici. Il nesso è uno solo: bisogna destrutturare un personaggio costruito attorno al concetto latino di vis. Nell'epoca della liquidità, un eroe tanto identitario non può, e forse non deve, suscitare troppe simpatie. G.K. Chesterton ha scritto un bellissimo aforisma sui draghi: "Le favole - si può leggere in una celebre citazione - sono più che vere; non perché raccontano che esistono i draghi, ma perché ci dicono che i draghi possono essere sconfitti". Che è un po' il messaggio portato in dote da un Santo che i sostenitori della "teoria gender" vorrebbero far sparire dai radar della nostra civiltà. Esiste già un'ampia letteratura sulla neo sostituta. San Giorgio, in ques'opera d'ingegneria culturale, diviene, non per volontà di chi è costretto a difenderne le gesta e il valore allegorico, una sorta di eroe anti - gender. Il calendario dei Santi, forse, andrebbe lasciato in pace, ma la polarizzazione dottrinale tocca ormai ogni aspetto della tradizione europea.

Descrivere Santa Giorgina diviene così un esercizio scontato: basti sapere che viene dipinta nella maniera più antitetica possibile a San Giorgio. Il gender non esiste, dicono. Papa Francesco, invece, ha spesso citato la "colonizzazione ideologica" come un pericolo.

Questo genere di storie suggerisce che un disegno colonizzatore esista eccome.

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