Cronache

Chieti, brutale aggressione al semaforo: in coma un ristoratore

Il fratello rivela l'episodio: "Ha preso almeno venti pugni, se non di più". L'uomo violento ammette: "Ho fatto una c...ata"

Chieti, brutale aggressione al semaforo: in coma un ristoratore

Antonio Cicalini è in fin di vita. Il noto ristoratore di Francavilla al Mare è ricoverato in rianimazione all'ospedale civile dopo l'aggressione subita venerdì poco dopo ora di pranzo: l'uomo inizialmente era stato portato nel reparto neurochirurgia. La lite è scoppiata in seguito ad un sorpasso effettuato in viale Alcyone: avendo trovato poi il semaforo rosso, i due sono scesi dalla macchina ed è avvenuto il litigio.

A seconda del quadro clinico del ferito, il violento rischia un'accusa che può andare dalle lesioni alle lesioni gravissime, senza escludere l'ipotesi del tentato omicidio. E c'è da considerare l'aggravante della sua attività di pugile.

Il racconto

Come riportato da Il Centro, il fratello del 64enne ha provato a spiegare quanto accaduto: "Ha preso almeno venti colpi, se non di più". I medici hanno riferito che "è ancora in prognosi riservata. È in coma e non è operabile per via delle tante fratture riportate al cranio. In particolare la tempia destra risulta uno dei punti messi peggio". Non è da escludere che il pugile l'abbia colpito anche quando era a terra. "In questo momento non possiamo fare altro che pregare e sperare che si riprenda, anche se lui resta in pericolo di vita", dice Giuseppe.

La discussione inizialmente era solo verbale, ma quel maledetto semaforo rosso ha fatto sì che si passasse alle mani: "Probabilmente, se il semaforo fosse stato verde la cosa sarebbe finita lì. Invece il destino ha voluto diversamente, con lo scattare del rosso e l'obbligo di doversi fermare". Dopo aver arrestato la corsa entrambi sono scesi dalle loro macchine, ma l'aggressore "non ha lasciato tempo e spazio a mio fratello: l’ha colpito con una raffica di pugni e l'ha steso a terra". S.M. ha atteso comunque l'arrivo dei carabinieri sul posto e ha rilasciato le sue generalità, confessando di aver commesso "una c******".

Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Luciani: "Lo conosco da tempo, il suo ristorante è a pochi metri di distanza dal mio studio. Una persona per bene, un gran lavoratore, tanto che la sua attività è molto conosciuto in città". Il sindaco di Francavilla al Mare ha infine concluso: "Episodi del genere lasciano sempre senza parole.

In questo momento c'è solo da augurarsi che tutto possa andare per il meglio".

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