Cronache

Fumogeni sulla Milano-Sanremo di ciclismo, cinque giovani denunciati

I carabinieri della Stazione di Diano Marina hanno individuato chi, sabato scorso (23 marzo), ha acceso una serie di fumogeni al passaggio della Milano-Sanremo di ciclismo

Fumogeni sulla Milano-Sanremo di ciclismo, cinque giovani denunciati

Se l’obiettivo era quello di ottenere visibilità, bisogna ammettere che ce l’hanno fatta, ma quell’attimo di notorietà in diretta televisiva nazionale, costerà loro molto cara. I carabinieri della Stazione di Diano Marina, infatti, hanno individuato chi, sabato scorso (23 marzo), ha acceso una serie di fumogeni al passaggio della Milano-Sanremo di ciclismo.

È il primo pomeriggio quando, sul Capo Berta, poco prima di Imperia, a ormai una manciata di chilometri dal traguardo, si leva una spessa coltre di fumo che invade la statale Aurelia, proprio durante il transito dei ciclisti, provocando grossi problemi di visibilità. Ma non è tutto. I fumogeni, che vengono accesi in prossimità di un albero, sono anche all'origine di un incendio di sterpaglie. Gli autori di questo episodio, accusati in corso di cooperazione colposa in incendio boschivo, sono cinque imperiesi, tra i 20 e i 30 anni, residenti nel Golfo Dianese, quindi poco lontano dal luogo in cui si è verificato l’episodio.

Le indagini sono partite nell’istante in cui dalla diretta televisiva sono comparse le immagini del fumo che ha invaso la strada. Grazie ad alcune testimonianze raccolte sul luogo e a delle fotografie degli spettatori, i militari riescono a individuare i presunti colpevoli. Il rogo brucerà un totale di dieci metri quadrati di sterpaglie e un albero. Un fatto reso ancora più grave dal divieto di accensione fuochi, scattato il 19 marzo scorso, su base regionale, a fronte della persistente siccità. In questo caso, i giovani saranno raggiunti anche a una pesante sanzione amministrativa, che si aggiunge al procedimento penale.

E per fortuna, che non si sono verificati incidenti: basta, infatti, dare un'occhiata alla foto, per rendersi conto del pericolo a cui sono andati incontro i ciclisti.

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