Cronache

La gaffe del Ministero: la sua app per trovare lavoro non funziona neanche

Il ministero del Lavoro ha lanciato un'applicazione per permettere alle aziende di ricercare prestazioni di lavoro a chiamata, che però non si riesce a scaricare dagli store

La gaffe del Ministero: la sua app per trovare lavoro non funziona neanche

Si chiama "Lavoro Intermittente" ed è l'app che il ministero del Lavoro ha partorito per andare incontro ai disoccupati e alle aziende, che, almeno in teoria, dovrebbero riuscire grazie alla piattaforma stessa a trovare prestazioni di lavoro a chiamata in modo semplice e rapido. Insomma, con un click.

Ecco, peccato però che l'app non funzioni. Anzi, meglio: non si riesce neanche a scaricare (!) sugli smartphone. Siamo al colmo. E non da oggi, bensì da anni, nonostante l'ultimo aggiornamento sia datato 14 gennaio 2019, mentre il servizio ha visto la luce nel "lontano" 2014.

Spieghiamo. Sul portale del governo "cliclavoro" (luogo di incontro tra cittadini, aziende e operatori, pubblici e privati, che possono informarsi su tutto ciò che accade in materia di lavoro) "Lavoro intermittente" viene presentata, spiegata e decantata in tutte le salse. E leggendo sul sito sembrerebbe così facile scaricare e utilizzare, questa fantastica creazione che ti cerca e ti trova lavoro. "Scarica l'app per il tuo smartphone o per il tuo tablet", sia per android su Google Play, sia per iOS sull'App Store.
Bene, e allora noi ci proviamo...ma non ci riusciamo.

L'app per il lavoro che non funziona

Infatti, se sul Play Store "Lavoro Intermittente" è disponibile, anche se poi si rivela non funzionante, sullo store per gli Apple ci va ancora peggio: l'app in questione non è neanche presente: "Non è attualmente disponibile nel tuo Paese o nella tua area geografica".

app lavoro intermittente

app lavoro intermittente

L'ultima amara "chicca" di questa assurda vicenda all'italiana e presa in giro ministeriale ai cittadini, sono le recensioni degli imbufaliti utenti che hanno scaricato l'applicazione nella speranza di poterla usare, per poi ritrovarsi con un pugno di mosche per le mani, dal 2014 (sì, dal 2014…) a oggi: è tutta una sfilza di "Non va", "Non funziona", "Non mi fa accedere", "Non accetta le credenziali per l'autentificazione", "Fa schifo", "È una vergogna", "Non mi fa entrare". Vedere o provare per credere.

Insomma, il tripudio del non-lavoro, intermittente o meno che sia, nonché ennesimo (in)successo del ministero del Lavoro..

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