Cronache

Genova, migranti assisteranno gli anziani

Il Carroccio si oppone alla delibera comunale che vuole aprire a richiedenti asilo e rifugiati la possibilità di aderire al progetto "Aiuto anch’io" a favore degli anziani

Genova, migranti assisteranno gli anziani

Il Comune di Genova ha deciso di aprire ai migranti la possibilità di far parte degli “angeli custodi” che si occuperanno di assistere gli anziani nei mesi più caldi e difficili dell’anno. Si tratta del progetto chiamato “Aiuto anch’io”, che rientra nell’operazione estate sicura, approvato con una delibera comunale.

Già una quindicina le adesioni tra rifugiati e richiedenti asilo della città, che verranno impiegati per aiutare gli anziani nelle operazioni quotidiane, come fare la spesa, andare ad acquistare medicinali o effettuare spostamenti. Altri si occuperanno invece direttamente di portare supporto all’interno di centri sociali o case di riposo. Si stanno venendo a definire gli ultimi dettagli dell’accordo, che coinvolge centri “Sprar”, ovvero Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, i “Cas”, Centri di accoglienza straordinaria, ed altri enti che si occupano più nello specifico di assistenza agli anziani, come ad esempio l’Auser.

Come riportato da “Il Secolo XIX”, la Lega si è scagliata contro l’approvazione della delibera per voce della Capogruppo in Consiglio Lorella Fontana: “Dare una corsia preferenziale a richiedenti asilo, che quindi non hanno ancora ottenuto un riconoscimento di status di rifugiato, è un grave errore, un atto di razzismo al contrario nei confronti dei tanti giovani e meno giovani genovesi disoccupati che potrebbero essere impiegati nell’assistenza dei nostri anziani durante la stagione estiva”. Lo scopo è quello di chiedere di ampliare la delibera coinvolgendo anche gli abitanti di Genova disoccupati o che si trovano in condizioni disagiate.

Ancora più netta la contrapposizione da parte del Capogruppo Lega Nord Liguria – Salvini, Franco Senarega, che porterà un’interrogazione anche in Consiglio Regionale: “Appare un’imprudenza e un’ingiustizia nei confronti dei soggetti deboli che invece hanno diritto di essere aiutati e prima di tutto protetti e tutelati. Non possiamo lasciarli in balìa di presunti profughi, di cui non sappiamo nulla, continuando ad alimentare il business migranti. Occorre tutelare gli anziani attraverso il volontariato dei nostri giovani, dei disoccupati e comunque di persone ben conosciute, preparate e controllate nel loro percorso di vita e di volontariato sociale”.

Anche l’Assessore Regionale alla Sanità e Politiche Sociali del Carroccio, Sonia Viale, ha fatto conoscere la sua opinione, perfettamente in linea con gli orientamenti del partito: “A mio parere, supportato anche dagli esperti del settore, coinvolgere i richiedenti asilo in attività di accompagnamento degli anziani dimessi dagli ospedali o degli anziani fragili che vivono soli è quanto meno inopportuno. Per questo mi auguro che vi sia un ripensamento da parte della giunta comunale sul coinvolgimento dei richiedenti asilo, ribadendo da parte di Regione la massima disponibilità e collaborazione, come avvenuto fino ad oggi, per aiutare gli anziani soli a casa, dimessi dall’ospedale o in condizioni di fragilità”.

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