Cronache

Genova, auto distrutte e 3 agenti in ospedale: bielorusso in manette

Completamente ubriaco, l'uomo è stato avvicinato dapprima da una vigilessa, che ha cercato invano di farlo ragionare: colpita con un pugno, ha ricevuto 7 giorni di prognosi in ospedale. Aggrediti e feriti altri due colleghi, intervenuti per arginare la furia del 30enne

Genova, auto distrutte e 3 agenti in ospedale: bielorusso in manette

Grave episodio di aggressione avvenuto durante la notte dello scorso venerdì ai danni di alcuni agenti della polizia locale di Genova.

Il responsabile è un 30enne bielorusso in possesso di cittadinanza italiana, colto sul fatto intorno all'una meno un quarto da un residente di via Sampierdarena mentre si accaniva su alcune autovetture in sosta danneggiandole pesantemente.

Il testimone ha contattato le forze dell'ordine, giunte rapidamente sul luogo indicato per cercare di riportare la calma. Il primo tentativo è stato effettuato da una vigilessa, che ha parlato all'uomo per cercare di ricondurlo a più miti consigli. Purtroppo gli sforzi dell'agente sono risultati vani. In preda ai fumi dell'alcol, infatti, il 30enne si è scagliato contro di lei, colpendola con un forte pugno in pieno volto e facendola cadere pesantemente a terra.

Il collega della donna è intervenuto per contenere la violenta reazione del bielorusso, col supporto anche dello stesso testimone che aveva inoltrato la segnalazione di intervento.

Solo dopo l'arrivo di altre pattuglie è stato possibile bloccare definitivamente il facinoroso e far scattare le manette ai suoi polsi.

Il bilancio complessivo parla di 3 poliziotti rimasti feriti nelle fasi di arresto. A finire al pronto soccorso oltre la donna, che ha ricevuto 7 giorni di prognosi, altri due colleghi colpiti con pugni dal violento 30enne: per entrambi il personale medico ha determinato 5 giorni di prognosi.

Giudicato con rito direttissimo dopo una notte trascorsa all'interno di una cella di sicurezza della questura di Genova per smaltire la sbornia, il bielorusso ha visto confermato il fermo ed è stato rinviato a giudizio.

Le accuse sono quelle di danneggiamento e resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

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