Cronache

Genova, crollo al centro di accoglienza: sette migranti feriti

Sette migranti sono stati trasferiti in ospedale dopo il crollo di un controsoffitto nel centro di accoglienza di via Sampierdarena a Genova. Ricoverato in codice rosso un richiedente asilo nigeriano

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Sembrava una serata come tante quella di ieri nel centro di accoglienza di via Sampierdarena, a Genova. E invece intorno alle 21.30 è stata sfiorata la tragedia. I richiedenti asilo erano riuniti davanti alla tv quando d'improvviso il controsoffitto dell'appartamento che li ospitava è crollato. Nel giro di poche frazioni di secondo 13 migranti, di diverse nazionalità, si sono ritrovati sommersi dalle macerie. A dare l’allarme, dopo aver sentito il boato e le grida dei giovani feriti, sono stati gli inquilini dello stabile.

Sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco che hanno estratto le vittime dall’appartamento. Sei di loro hanno riportato ferite lievi e sono stati accompagnati in codice verde o giallo nei pronto soccorso di diversi nosocomi del capoluogo ligure, tra cui il Galliera, Villa Scassi e l’ospedale Evangelico di Voltri. Più grave un settimo richiedente asilo, un migrante nigeriano rimasto intrappolato sotto le macerie per quasi un'ora. Dopo essere stato liberato dai pompieri è stato trasferito in codice rosso al Galliera, ma non è in pericolo di vita.

Ora bisognerà accertare le eventuali responsabilità. "La nostra prima preoccupazione è che il ragazzo più grave si rimetta in fretta, poi dovremo capire se l'appartamento sarà agibile e occorrerà fare una valutazione sulle strutture che accolgono queste persone perché devono essere dignitose e sicure", ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, subito intervenuto sul luogo dell’incidente. "Al momento si tratta di una valutazione personale e non certo di un'accusa perché non conosco la situazione specifica – ha chiarito il primo cittadino - ma è di un controllo che dovremo fare". Intanto, secondo quanto riferisce l’edizione locale di Repubblica, i Vigili del Fuoco hanno già aperto un’inchiesta sulle cause del crollo, mentre la struttura, gestita dalla cooperativa Saba al primo piano dello stabile nel quartiere di Sampierdarena, è stata sequestrata.



Una volta dimessi i rifugiati feriti, assieme a quelli scampati al crollo, sono stati trasferiti, a spese del comune, in diversi hotel della zona.

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