Cronache

Gesù travestito da Lady Gaga per "gioco"

In rete la blasfemia tocca l'apice. E Gesù crocifisso viene oltraggiato da un "gioco", si chiama "Jeus dess up" e con un clic è possibile travestire Cristo da Lady Gaga

Gesù travestito da Lady Gaga per "gioco"

“Jesus dress up”, vesti Gesù crocifisso nei modi più assurdi: da cheerleader, zucca di Halloween, clown. Aggiungi qualche accessorio. C’è l’imbarazzo della scelta. La “classica” corona di spine ma anche collane hawaiane, slip tigrati e le pinne da sub. Una volta fatto, si può ricominciare da capo. All’infinito, per ogni stagione e ogni occasione.

Così la blasfemia diventa un passatempo alla moda e si consuma l’ennesimo sfregio alla religione cristiana. Lo chiamano “gioco” e, a dire il vero, è nato vent’anni fa. Nel 1991, dalla “brillante” intuizione di un’artista semisconosciuto, un tale Normal Bob Smith. Ecco cosa succede quando un performer squattrinato s’incontra con una multinazionale. La nota casa di abbigliamento americana Urban Outfitters. Entrambi sono a caccia di qualcosa. Bob vuole arricchirsi. Mentre il marchio vuole conquistare un target giovane, irriverente, trasgressivo. Insomma, il classico pubblico che impazzirebbe per “Jesus dress up”.

L’azienda fiuta il business e, nel 2004, acquista migliaia di confezioni e le mette in vendita nei suoi store. In ogni scatola c’è l’occorrente. Grazie ai magneti, la sagoma del Cristo appeso alla croce, cambia look. Diventa una rockstar, un giocatore di pallacanestro o una ballerina. È un successone, i kit vanno a ruba. Ma se, da un lato, il mondo laico accoglie la cosa con entusiasmo, dall’altro, la comunità cattolica s’indigna.

Il primo a chiedere il ritiro di “Jesus dress up” dai negozi è un uomo di Philadelphia. Si chiama Gerry e scrive all’emittente locale della Nbc. Dopo di lui prendono coraggio altri. Alla fine sono 250.000 i reclami che in pochi mesi sommergono i vertici dell’azienda. Iniziano picchetti e manifestazioni davanti ai negozi, finché la società non getta la spugna. E ritira l’articolo che sparisce. Solo dagli scaffali, perché il passatempo si è trasferito in un luogo più sicuro: il web. Il principio non cambia, ma per travestire il Nazareno come un bambolotto adesso basta un clic. E ovviamente c’è più scelta. Per rimanere al passo con i tempi, infatti, il guardaroba è stato rinnovato.

Sono comparsi persino gli outfit esagerati di Lady Gaga.

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