Cronache

Governo contro natura

Unioni civili, la fiducia passa coi voti di Ala, Napolitano benedice la nuova maggioranza

Governo contro natura

La tutela delle unioni omosessuali diventa, giustamente, legge. Le coppie gay - a mio avviso altrettanto giustamente e contrariamente a quanto prevedeva la prima stesura targata Pd - non potranno adottare figli e non dovranno giurarsi fedeltà. È stato così scongiurato il commercio dei pezzi per «costruire» un bambino ed è salva l'unicità del matrimonio uomo-donna, tenuti all'eterno amore. Angelino Alfano, che per queste modifiche si era battuto dentro la maggioranza, esulta facendo imbestialire i soci di sinistra: «Abbiamo impedito pratiche contro natura». Vero, ma per raggiungere il risultato, Renzi ha dovuto porre la fiducia, votata oltre che dal Pd e da Ncd anche dagli scissionisti di Forza Italia guidati da Denis Verdini, fino a ieri, a parole, solo simpatizzanti del premier e da oggi ufficialmente in maggioranza.

La votazione di ieri ha infatti dimostrato che senza i verdiniani il governo non dispone più dei 161 voti necessari per stare in piedi in Senato.Scampato il pericolo della legge libertina, «contro natura», per dirla alla Alfano, è quindi rimasto solo questo governo. Non solo mai eletto, ma costretto ora ad «adottare» parlamentari di altri partiti, i quali hanno fatto dell'«infedeltà» la ragione di vita politica e personale. Più che una maggioranza, la nuova compagnia che guiderà l'Italia pare un bordello: un ex dc, Matteo Renzi, ora segretario del Pd, l'ex segretario di Forza Italia, Angelino Alfano, l'ex coordinatore capo del partito di Berlusconi, Denis Verdini e uno dei padri del Pci, Giorgio Napolitano, che di questa ammucchiata è l'ispiratore e garante. Quale possa essere il collante, se non la sete di potere, di un governo del genere è un mistero.

Dicono si tratti delle prove generali di un possibile Partito della nazione, da mettere in campo alle prossime elezioni. Sarà, ma quale nazione? Quella rappresentata dai banchieri toscani in bancarotta amici di Renzi, quella del sottobosco affarista vicino a Verdini o quella degli amici di Alfano che fanno affari - 24mila euro al giorno come abbiamo documentato - con il traffico di immigrati? Forse quella dei poteri forti e oscuri che ha trovato nel compagno Napolitano il grimaldello per impossessarsi dell'Italia?Mettiamola così: il Parlamento è territorio perso dalla democrazia. Una specie di Siria, finita in mano a califfi e bande di mercenari.

Ma sappiano questi signori che un giorno o l'altro arriveranno, come nei film americani, «i nostri» a liberarlo: gli elettori.

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