Cronache

Green Hill, affidati i primi beagle. Brambilla sprona il Senato: "Ora approvare la legge"

Con l'affidamento dei primi beagle è partita questa mattina a Brescia l'operazione "SOS Green Hill". L'ex ministro: "Giornata indimenticabile"

Green Hill, affidati i primi beagle. Brambilla sprona il Senato: "Ora approvare la legge"

Con l'affidamento dei primi beagle è partita questa mattina a Brescia l'operazione "SOS Green Hill". I cagnolini sono stati prelevati dal corpo forestale dello Stato nell'allevamento di Montichiari e, tramite i custodi giudiziari, sono stati consegnati alle famiglie che potranno dare loro finalmente l'affetto e le cure che meritano. Altri otto beagle sono stati accolti da famiglie romane. "Oggi è una giornata particolare e indimenticabile: per i beagle significa libertà, per me ha il significato di una promessa mantenuta", ha commentato Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente, invitando il Senato a non abbassare la guardia e ad approvare al più presto l'articolo 14 della legge comunitaria.

Giuliano Floris, l’attivista milanese del coordinamento "Salviamo i cani di Green Hill" che per primo ha ricevuto in affidamento un beagle, ritiene questo "solo il primo passo per liberare tutti gli animali destinati alla vivisezione, che vivono in condizioni ancora peggiori dei beagle". "È tutto il sistema della vivisezione da scardinare - ha detto con in braccio Vegan, il primo beagle affidato - la nostra è una protesta che è nata dal basso, da persone che non hanno voluto dare deleghe a qualche politico che, in queste occasioni, si fa vedere magari per il proprio tornaconto". Floris è uno degli animalisti che nell’ottobre scorso inscenò una protesta, salendo sui tetti dell’allevamento di Montichiari, ora sotto sequestro da parte della magistratura. A Montichiari è presente anche Isotta, l’unità mobile di soccorso dell’Enpa per gli animali coinvolti nella gravi emergenze, già impegnata nel sostegno alle popolazioni e agli animali colpiti dal sisma in Emilia. "In questo caso - spiega Marco Bravi - Isotta è impegnata in funzioni di supporto logistico al corpo forestale dello Stato ed è il primo mezzo che, ad oggi, oltre a quelli della Forestale, sta gestendo l’attività di trasferimento dei cani dalla struttura di Green Hill al comando di Brescia del corpo forestale dello Stato". Enpa ha dato la piena disponibilità ad accogliere nelle proprie strutture qualsiasi tipo di cane con l’obiettivo di trovare una casa per tutti i 2.400 beagle. "Chi volesse prendere in affido uno dei beagle di Green Hill - dichiara Carla Rocchi - può compilare il form di adesione pubblicato sul nostro sito istituzionale www.enpa.it".

La Leidaa ha dato disponibilità per ritirare 200 beagle al giorno. "Nell’ottobre scorso - ha spiegato la Brambilla - sono entrata all’interno di Green Hill e non dimenticherò mai la disperazione che ho visto negli occhi di quelle povere creature. Ho promesso che li avrei liberati tutti. Quel giorno ho deciso di presentare in Procura un esposto sulle condizioni in cui versavano i cani di Green Hill e di introdurre nella legge comunitaria per il 2011 una norma che vieta su tutto il territorio nazionale l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione".

Per l'ex ministro, "sarebbe un gravissimo errore abbassare la guardia adesso: anche se Green Hill sarà definitivamente messa in condizione di non nuocere, è importante che il Senato approvi al più presto il nuovo articolo della legge comunitaria; altrimenti, non potremo garantire che in qualche altro angolo della nostra bella Italia non spunti all’improvviso un’altra collina della vergogna".

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