Cronache

La guerra della strada che fa litigare Palermo e Villabate

Una strada contesa tra i comuni di Palermo e Villabate diventa terra di nessuno e i cittadini la usano come discarica

La guerra della strada che fa litigare Palermo e Villabate

Il solito paradosso in salsa siciliana, dove può succedere tutto e il contrario di tutto. Da anni Palermo e Villabate litigano per una strada che divide esattamente a metà l'area della città metropolitana con il piccolo ma popoloso comune di Villabate, nella periferia sud di Palermo. Una strada di meno di un chilometro divisa esattamente in due parti: da un lato la competenza è del comune di Palermo, dall'altro del comune di Villabate. Risultato? Una terra di nessuno, dove esistono pochi controlli e alcuni cittadini non hanno perso l'occasione per trasformarla in una discarica abusiva dove conferire i rifiuti abbandonati. C'è di tutto: frigoriferi, materassi, rifiuti ingombranti e persino pericolose lastre di eternit. Villabate pulisce e Palermo sporca, Palermo pulisce e Villabate sporca. Arrivano i vigili e fioccano le multe, ma poi c'è sempre qualcuno che si dichiara nullatenente e così, la sanzione cade nel vuoto. La strada si chiama via Guglielmini e ricade tra i due comuni litiganti, dove da anni c'è un rimpallo di competenze. Ci sono state mozioni consiliari, appelli dei cittadini e delle associazioni, così come l'impegno da parte della società che si occupa della raccolta differenziata nella città di Palermo di bonificare la zona. Niente da fare, i rifiuti sono sempre lì e se vengono tolti nel giro di qualche ora ritornano sotto altre forme. Per evitare tutto ciò, servirebbe una maggiore collaborazione tra i due comuni: i cassonetti e la discarica, infatti, sono nel lato palermitano di via Guglielmini ma secondo i residenti a conferire i rifiuti sono i cittadini palermitani "in trasferta", ovvero quelli che si ostinano a non fare la raccolta differenziata e ne approfittano per conferire ogni tipo di rifiuto. Addirittura il comune di Villabate aveva deciso di rimuovere i pochi cassonetti che erano rimasti, ma la gente ha continuato ad usare la zona come una discarica. Tra veleni e dispetti a pagarne le conseguenze sono soprattutto i residenti che vedono il proprio territorio mortificato da una montagna di rifiuti.

La situazione è finita sul tavolo del sindaco Leoluca Orlando e del presidente della Rap Giuseppe Norata che ha promesso interventi strutturali nella zona. Qualche mese fa, a monitorare l'area ci avevano pensato i Rangers e i volontari ma finito il turno di vigilanza sono tornati i rifiuti.

E così, per adesso la battaglia è stata vinta dagli incivili.

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