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I cinque vantaggi dell'essere mancini

Cinque caratteristiche positive che i mancini non sanno di possedere

I cinque vantaggi dell'essere mancini

Essere mancini non è un debolezza. Ad affermalo, come riporta Huffington Post è Stephen Christman, psicologo dell'università di Toledo che ha chiarito come non esistano prove valide per affermare che i mancini abbiano uno svantaggio fisico e psicologico. Ci sono, anzi, delle differenze fisiologiche e neurologiche che caratterizzano positivamente i mancini:

- Possono pensare più rapidamente: Nel 2006 la rivista australiana Neuropsychology ha pubblicato uno studio secondo cui i mancini tendono a stabilire connessioni più veloci tra l'emisfero sinistro e l'emisfero destro del cervello, un vantaggio sicuramente positivo per chi pratica sport o gioca con i videogames.

- Il mancinismo può influenzare il processo decisionale: Nell'analisi condotta dalla Stanford University si è scoperto che sia le persona mancine sia le detrorse possono essere implicitamente propense a scegliere il loro lato dominante avendo così effetti sorprendenti sul modo di giudicare le idee astratte come il valore. l'intelligenza e l'onestà. I partecipanti dell'analisi hanno osservato due colonne di illustrazioni e hanno dovuto scegliere la parte che sembrava loro più felice e onesta e i mancini hanno scelto, per la maggior parte, la colonna di destra.

- I mancini sono avvantaggiati in alcuni sport: Proprio così, i mancini sono avvantaggiati in sport interattivi come box, scherma, tennis e baseball. Il 25% dei giocatori della Major League di baseball usano la mano sinistra.

- Il cervello può organizzare le emozoni in modo diverso: La rivista Plos One ha scoperto nel 2012 che la motivazione è associata a un'attività più intensa nella parte destra del cervello mentre nel destrorsi succede il contrario.

- I mancini possono essere più creativi: Molti mancini, secondo diversi studi, si comportano meglio nel processo di decisione se messi di fronte a diverse soluzioni per un unico problema.

Si pensa anche che il cervello dei mancini possa avere un emisfero destro più sviluppato, la zona cerebrale maggiormente coinvolta nel pensiero creativo.

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