Cronache

Le nuove frontiere della pubblicità: i clienti vanno presi per il naso

Il marketing "riscopre" l'olfatto. E invente nuove strategie per fidelizzare i compratori

Le nuove frontiere della pubblicità: i clienti vanno presi per il naso

Se, a inizio Novecento, Proust si affidava al sapore delle madeleine per risvegliare il ricordo di un'infanzia smarrita, ora le agenzie pubblicitarie si affidano all'olfatto per stupire i clienti e fidelizzarli. Per arrivare al cuore delle persone, insomma, bisogna passare dal naso.

È questa, per esempio, l'idea dell'agenzia pubblicitaria Olfaction, fondata a Milano due anni fa da Laura Bignardi - specialista del mondo della comunicazione, con esperienze in Publitalia '80, Rcs, Mtv e Infostrada - e Stefano Cagnoni, curatore della parte scientifica del progetto.

Olfaction ha compreso che, come scrive ItaliaOggi, "l'olfatto è l'unico tra i cinque sensi che va direttamente al cervello, senza intermediari. Rapido come una scarica elettrica, l'odore raggiunge immediatamente la zona limbica del cervello generando emozioni e stati d'animo e lasciando una traccia indelebile nella memoria delle persone".

Laura Bignardi e Stefano Cagnoni hanno così deciso di creare delle fragranze da accostare a determinati brand, rendendoli così unici, come riporta ItaliaOggi: "Realizziamo campagne di comunicazione per personalizzare i prodotti fidelizzando il cliente con il quale si instaura un rapporto più stretto, e lavoriamo per garantire un'identità olfattiva all'azienda che possa restare nella memoria del cliente".

Sono nate così, per esempio, le pensiline di attesa che profumano di biscotto per pubblicizzare Bake Off Italy, il talent show culinario trasmesso da Real Time e la stanza al profumo di pane preparata per la mostra "Food - La scienza dai semi al piatto" ospitata dal Museo di storia naturale di Milano.

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