Cronache

I Comuni vogliono fare cassa: "Via gli sconti sulle multe"

Un ritocco all’imposta di soggiorno, l’istituzione di un’imposta delle città metropolitane sui diritti di imbarco nei porti e negli aeroporti, l’abolizione dello sconto del 30% sulle multe al codice della strada pagate entro 5 giorni, un potenziamento del fondo per le politiche giovanili e del Fondo per le politiche per la famiglia. Sono solo alcune delle numerose proposte avanzate dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci)

I Comuni vogliono fare cassa: "Via gli sconti sulle multe"

Un ritocco all’imposta di soggiorno, l’istituzione di un’imposta delle città metropolitane sui diritti di imbarco nei porti e negli aeroporti, l’abolizione dello sconto del 30% sulle multe al codice della strada pagate entro 5 giorni, un potenziamento del fondo per le politiche giovanili e del Fondo per le politiche per la famiglia. Sono solo alcune delle numerose proposte avanzate dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) in un pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità, presentati in Senato.
Uno degli emendamenti punta a risolvere il problema dei credito, pari a circa 700 milioni di euro, che i Comuni vantano nei confronti dello Stato per le spese effettuate, tra il 2012 e il 2015, per il funzionamento degli uffici giudiziari sul territorio. A tal fine Anci chiede l’istituzione di un Fondo pluriennale per le spese di giustizia "con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro". Tra le proposte di modifica una riguarda l’imposta di soggiorno: l’emendamento presentato punta a estendere "a tutti i Comuni la facoltà di adozione del tributo e a precisare il ruolo dei gestori delle strutture ricettive quali responsabili del pagamento del tributo con facoltà di rivalsa sul soggetto passivo".

Oltre a modifiche alla disciplina degli enti in dissesto e predissesto e ad alcune norme in materia di gestione associata con, in quest’ultimo caso, un maggiore finanziamento degli incentivi, tra gli emendamenti ce n’è uno che prevede l’istituzione di "un’imposta delle Città metropolitane sul traffico dei passeggeri di porti e aeroporti". L’emendamento punta a istituire "direttamente il tributo sull’imbarco/sbarco dei passeggeri nei porti ed aeroporti siti nel territorio delle città metropolitana" individuando
un’addizionale pari a un euro, aumentabile fino a un massimo di due euro. Un passaggio della legge di stabilità che i sindaci chiedono di sopprimere è poi quello relativo ai vincoli sul personale con la percentuale del 25% sul turn over. Tra gli emendamenti,
inoltre, uno è legato alle multe. I Comuni chiedono di ’cassarè lo sconto del 30% per chi paga entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica della sanzione. Secondo Anci questa "eliminazione si rende necessaria in quanto la norma, che era stata introdotta per aumentare il numero di pagamenti, non ha avuto il risultato sperato e i bilanci dei Comuni stanno subendo dei buchi importanti nelle entrate anche in considerazione delle riduzioni di stanziamenti agli stessi".

Un’altra proposta di modifica, contenuta nel pacchetto di emendamenti mira invece all’adozione di "un Programma triennale di recupero a fini abitativi e sociali degli immobili confiscati alla criminalità organizzata".

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