Cronache

I migranti arrivano in Sardegna: aperta nuova rotta dall'Algeria

L'isola è al collasso: alle quote di migranti stabilite dal Viminale si sommano le imbarcazioni di fortuna che salpano direttamente da Algeria e Tunisia

I migranti arrivano in Sardegna: aperta nuova rotta dall'Algeria

Imbarcazioni di migranti dirette in Sardegna. Poche, sporadiche, ma esistono. Specialmente dall'Algeria e dalla Tunisia, decine di natanti volgono la prua verso la seconda isola italiana per dimensione e spesso capitano, per volontà o per caso, sulle spiagge sarde.

Si tratta di un fenomeno ancora circoscritto ma in aumento nelle province meridionali dell'isola, attestato dalle cronache locali. Il 20 agosto due scafisti algerini sono stati arrestati dopo aver fatto sbarcare circa venti migranti sulle spiagge del Sulcis, raggiunte con due piccole imbarcazioni salpate dalle coste maghrebine.

Nello stesso giorno, però, sono stati registrati altri due sbarchi, a Sant'Antioco (18 persone) e a Teluada (16). Il giorno seguente altri sette profughi sono stati rintracciati a Porto Pino. In tutti i casi si trattava di migranti algerini. Il viaggio per la Sardegna è più lungo e pericoloso di quello per la Sicilia: capo Spartivento, a sud-ovest di Cagliari, dista duecento chilometri dal punto più vicino della costa africana.

Non è raro, infatti, che le imbarcazioni dei profughi incontrino difficoltà di navigazione e si ribaltino, provocando la morte dei passeggeri. Dall'ultima settimana di agosto quattordici migranti sono dispersi nelle acque sarde insieme all'imbarcazione salpata dall'Algeria. Purtroppo ci sono ben pochi dubbi sulla loro sorte.

Sardegna sommersa dalle quote di migranti

Oltre alle centinaia di algerini sbarcati autonomamente con imbarcazioni di fortuna, le navi della Marina Militare, della Guardia Costiera e di varie Ong continuano a sbarcare sulle coste della Sardegna profughi soccorsi nelle acque del Canale di Sicili. Nelle strutture di accoglienza isolane sono ospitati oltre 4500 migranti, ma i trasferimenti non si fermano. Il 2 settembre Nave Dattilo ha sbarcato a Cagliari 931 persone, nelle stesse ore in cui il Ministero dell'Interno assegnava alla Regione autonoma una nuova quota di 1262 profughi.

Questi numeri, com'è prevedibile, suscitano le proteste delle autorità locali: il governatore Francesco Pigliaru ha lamentato che "non ha senso portare qui persone che non vogliono restare", ma anche il sindacato di polizia Siap lancia un allarme sui nuovi sbarchi. "Sta iniziando a destare preoccupazione - spiega il segretario provinciale di Cagliari Mauro Aresu - l'aumento esponenziale degli sbarchi di soggetti provenienti dall'Algeria.

Si sta aprendo un ponticello migratorio che non va assolutamente sottovalutato."

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