Economia

Idea da Nobel: non pagare i nostri debiti

Idea da Nobel: non pagare i nostri debiti

In un'intervista rilasciata ieri al Messaggero di Roma Matteo Salvini si dice sicuro che l'Iva non aumenterà perché «dopo le Europee nessuno verrà a chiederci i 23 miliardi necessari per tappare il buco». Immagino si riferisca al fatto che secondo lui i «populisti» e i «nazionalisti» vinceranno le elezioni di maggio in misura tale da prendere il controllo del governo dell'Europa e cacciare definitivamente i vecchi politici fautori del rigore, dei conti a posto e del rispetto delle regole. Non sono un economista ma quella del leader leghista mi sembra più che una promessa da statista, una scommessa («i populisti vinceranno le elezioni») sul tipo dei peggiori giocatori d'azzardo («non pagherò i debiti»). Non pagare è sempre un'affascinante via d'uscita dai problemi e molti l'hanno assunta come regola. C'è chi non paga tasse e contributi, chi i fornitori, chi i dipendenti. Alcuni di questi signori frequentano anche i salotti buoni della finanza e del jet set, ma parliamo sempre di mascalzoni e aspiranti bancarottieri (alcuni li conosco personalmente), non di imprenditori o gente affidabile.

La ricetta «cambiare le regole per annullare i debiti» è una formula che, se possibile, meriterebbe il premio Nobel, una svolta tipo la scoperta dell'America. Se i sovranisti andassero al potere mi auguro che permettano anche a noi di applicarla: pagare sarà facoltativo, spese di famiglia illimitate, debiti con le banche cancellati e libertà di farne di nuovi con chiunque. Un vero Bengodi, come non averci pensato prima, che fessi quelli che nei secoli scorsi ci hanno costretti in regole e sacrifici.

Immagino che sforare i conti non sarà una concessione solo all'Italia (i sovranisti francesi, austriaci e spagnoli, proprio in quanto sovranisti, non lo permetterebbero) ma varrà per tutti i paesi europei. Parliamo quindi dell'ipotesi che nasca l'associazione a delinquere più vasta mai esistita che produrrà la più grande bancarotta mai vista al mondo. Sarà, ma il Salvini economista non mi convince. Noi restiamo della vecchia scuola: al ristorante si salda il conto, i debiti si pagano e - per quanto la giri e rigiri - vale una vecchia regola: se a lungo spendi più di quanto guadagni e dei debiti che hai, alla fine fallisci.

Banale, ma anche con il quaranta per cento dei consensi due più due continua a fare quattro, sovranista o no che tu sia.

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