Cronache

Ilva, bozza Dl in aula Ferrante: "Genova verso la chiusura"

Il presidente dell'acciaieria, a palazzo Chigi, prospetta la chiusura dello stabilimento ligure. Con il dl perdono efficacia i sequestri non compatibili con l'Aia

Ilva, bozza Dl in aula Ferrante: "Genova verso la chiusura"

A Palazzo Chigi si valuta l'ultima bozza del Decreto legge sull'Ilva di Taranto. Prima dell'incontro con i sindacati, gli enti locali e i vertici aziendali, che avverrà oggi, l'Aula esamina il testo, che tra l'altro prevede che, dall'entrata in vigore, perdano efficacia i provvedimenti di sequestro non compatibili con l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale). L'Autorizzazione, che autorizza l'attività produttiva e commerciale finché valida, fa parte del Decreto legge.

Oggi torneranno a funzionare l'Altoforno 5 e l'Acciaieria 2, fermi da ieri a causa della tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento, provocando il crollo del camino 79 delle batterie 1 e 2 del reparto Cokerie. Ieri sera erano ripartiti Afo1 e Acciaieria 1.

Incontro a palazzo Chigi

Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini ha sottolineato nella sua informativa in aula che "un'eventuale disapplicazione di leggi nazionali che recepiscono le direttive europee, farebbe entrare l'Italia direttamente in procedura d'infrazione nei confronti del diritto comunitario".

Durante la riunione a Palazzo Chigi, il premier Mario Monti ha sottolineato che il governo non può permettersi "di dare un’immagine dell’Italia dove non sia possibile conciliare la tutela dell’occupazione e il rispetto della magistratura, la tutela dell’ambiente e la produzione dell’acciaio". Ha poi aggiunto che il governo in intende "trovarsi in contrasto con la magistratura".

L'importanza della tematica occupazionale è stata ribadita anche dal leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha sottolineato come "su questa vicenda ci giochiamo il futuro manufatturiero del Paese". Il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ha tratteggiato la gravità della situazione, sottolineando come "anche Genova avrà problemi ed è destinata alla chiusura", a causa dei provvedimenti della magistratura.

Raffaele Bonanni, leader Cisl, ha chiesto di procedere subito con il decreto e ha chiesto "un commissario super partes che sappia far dialogare le istituzioni in conflitto".

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