Cronache

Immigrati in rivolta: tengono 12 ore in ostaggio due operatori

Nel centro di Naro (Agrigento). I profughi, che chiedevano di essere trasferiti in un altro centro hanno rilasciato gli ostaggi solo questa mattina

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Stavani protestando perché volevano essere trasferiti in un altro centro di accoglienza. Così hanno cominciato a distruggere alcuni degli arredamenti del centro, poi hanno organizzato il sequestro. Erano 58 gli immigrati di Canalicchia a Naro, vicino ad Agrigento in Sicilia, che si sono barricati nei locali del centro profughi tenendo in ostaggio due operatori.

Sul posto sono subito arrivate le forze dell'ordine, che hanno iniziato una trattativa con gli immigrati per ottenere il rilascio degli ostaggi. Per tutta la notte, 12 lunghe ore, i profughi hanno tenuto prigionieri i due addetti. Solo questa mattina sono stati rilasciati dagli immigrati che ora rischiano di essere denunciati per sequestro di persona.

Nelle stesse ore a Vittoria, in provincia di Ragusa, gli immigrati ospitati in paese hanno scatenato la loro protesta. Il motivo, questa volta, è il mancato pagamento del "pocket money", il contribuito di 17,50 euro che lo Stato italiano paga ai profughi. Per questo 12 immigrati hanno fatto irruzione nell'ufficio amministrativo del centro di accoglienza, impedendo agli operatori di lasciare la struttura. Uno degli stranieri, considerato il leader, ha preso le chiavi dello scooter del responsabile del centro e ha cercato di impedirgli di chiamare la polizia.

Alla fine, comunque, le forze dell'ordine sono intervenute per riportare la situazione alla legalità.

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