Imperia apre al turismo dei sub con il relitto di una nave romana

Il relitto della nave commerciale romana situata a circa un miglio e mezzo al largo di Imperia, e a cinquanta metri di profondità, apre al pubblico. Non un pubblico qualsiasi, naturalmente, ma di esperti sommozzatori da tutta Italia, che potranno visitare l’antico reperto archeologico, grazie a una serie di visite “guidate” organizzate a Santo Stefano al mare, in provincia di Imperia.

"È un mondo da scoprire - ha affermato oggi l'assessore alla Cultura del Comune di Imperia, Marcella Roggero, alla presentazione dell’iniziativa - ed anche un modo di valorizzare il territorio: non solo in superficie, ma anche sott’acqua".

Venerdì prossimo, alle 21, al Museo Navale di Imperia sarà presentato in anteprima lo studio sul relitto, con un reportage effettuato dai cineoperatori dell’associazione "InfoRmare", che si occupa di educazione ambientale (guarda il video). Un viaggio alla scoperta di un’antica nave commerciale, ma anche della fauna ittica, che proprio in quelle anfore - datate tra il primo secolo a.C. e il primo d.C. - ha trovato il proprio habitat naturale.

"Un patrimonio storico, ma anche biologico incredibile - ha dichiarato la biologa Monica Previati, originaria di Firenze, ma operante in provincia di Imperia - con la presenza di diverse specie marine protette: dai gronghi, alle murene, ma anche spugne e ricci dalle lunghe spine, che abitano quel fondale”.

Il professor Simon Luca Trigona, responsabile dell’Archeologia Subacquea della Sovrintendenza della Regione Liguria, sta avviando uno studio per ricostruire la storia e la provenienza di quel relitto.

Pensate che dall’esame dei tappi delle anfore sarà possibile datare quella nave e soprattutto scoprire a quale mercante apparteneva.