Cronache

Impicca il cane malato, insorgono gli animalisti

L'episodio in provincia di Benevento, la foto-denuncia dell'Aidaa che annuncia la guerra legale: "Lasciato a penzolare per strada, denunciamo il padrone"

Impicca il cane malato, insorgono gli animalisti

Impicca il suo cane “perché era malato”, la foto fa indignare il web e gli animalisti sono pronti a una dura battaglia legale.

L’episodio è accaduto a Vitulano, piccolo centro del beneventano dove un uomo ha ucciso il suo fedele amico a quattro zampe perché lo riteneva sofferente e malato. Ma è arrivata la denuncia dell’Associazione italiana per la difesa degli animali che dalla tribuna virtuale del suo blog non solo pubblica la crudele immagine del cane privo di vita ma annuncia di essere pronta a dare seguito a una vera e propria battaglia legale.

“Non si placa l'orrore degli uomini nei confronti degli animali, in particolare dei cani. Dopo la nota vicenda del cane Angelo impiccato ed ucciso da quattro mascalzoni ora emerge una nuova vicenda a Vitulano in provincia di Benevento dove nelle scorse settimane un uomo ha impiccato il proprio cane in quanto lo riteneva malato e ha lasciato la carcassa penzolare dall'albero in cui l'aveva impiccato nel centro cittadino (in via Santa Croce) del paese del beneventano”. Così inizia la dura nota dell’Aidaa che ci va giù duro.

“E' intervenuta successivamente la polizia locale che ha rimosso la carcassa del cane impiccato la cui proprietà di un signore del luogo era nota a tutti. Aidaa sta predisponendo denuncia penale nei confronti dell'uomo ritenuto il responsabile dell'impiccagione”.

Infine la posizione del presidente dell’associazione ambientalista, Lorenzo Croce: “Stiamo predisponendo la denuncia contro l'uomo che ci è stato segnalato come responsabile dell'impiccagione del cane la cui carcassa è stata poi lasciata a penzolare nella pubblica via si tratta di un fatto gravissimo un atto di barbarie che non può essere nascosto, in questo caso abbiamo nome e cognome dell'autore e lo perseguiremo fino alla condanna”.

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