Cronache

India, Bosusco è libero e gli mancano i comunisti: è stata una vacanza pagata

Rilasciato l'italiano sequestrato in India. AUDIO: Le prime parole: "Ho fatto una vacanza pagata". Poi si scusa: "Era una battutaccia" FOTO - VIDEO

India, Bosusco è libero  e gli mancano i comunisti: è stata una vacanza pagata

Paolo Bosusco, l'italiano rapito in India dai militanti maoisti, è stato liberato. L'annuncio è stato dato dalla tv indiana Ndtv quando in Italia erano le 7 e la notizia è stata confermata circa un'ora dopo dall'ambasciatore italiano e dalla polizia locale. Ieri, per ottenere il rilascio dell'italiano, il governo indiano aveva scarcerato Aarti Majhi, moglie del leader maoista Sabyasachi Panda.

Il 54enne, da anni guida turistica in India, era stato sequestrato il 14 marzo nella foresta di Soroda, nello Stato dell'Orissa, insieme a Claudio Colangelo, rilasciato poi il 25 marzo. L'uomo, arrivato nella capitale Bhubaneswar, sta bene, anche se è visibilmente dimagrito. "Non ho alcun risentimento nei confronti dei miei rapitori", ha detto Bosusco prima di incontrare l'ambasciatore italiano, Giacomo Sanfelice di Monteforte. Poi ha aggiunto: "Amo l'Orissa. Ma ora la prima cosa che voglio fare è volare in Italia e incontrare la mia famiglia".

E ai microfoni del Tg1 scherza: "Sono dimagrito, ma questo è dovuto ai 28 giorni di vacanza pagata che ho passato nella giungla. I maoisti hanno cercato di darmi tutto quello che potevano da mangiare, ho anche avuto due volte la malaria". Poi, a SkyTg24, ritratta: "Mi scuso per la battutaccia che forse non dovevo fare. Non è stata affatto una vacanza, ho sbagliato a usare quelle parole; non era assolutamente il momento di scherzare, ma io con il mio carattere ho forse sofferto meno di altre persone, ma ho sofferto fisicamente, infatti ho perso 10 chili".

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha detto che la famiglia Bosusco è stata avvisata e ha ringraziato "l'unità di crisi, i nostri diplomatici in India e a quanti hanno contribuito a questo importante risultato che ci riempie di soddisfazione e che è stato ottenuto anche grazie alla collaborazione delle Autorità dello Stato dell’Orissa e di quelle di Nuova Delhi".

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