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Crociata Kyenge contro Salvini: ora vuole abrogare dl Sicurezza

L’ex ministro Pd attacca quello che definisce “Dl insicurezza” e contro la “propaganda xenofoba” lancia l’allarme e appoggia in toto l’idea di referendum abrogativo proposta dal suo partito

Crociata Kyenge contro Salvini: ora vuole abrogare dl Sicurezza

Dopo aver richiamato all’ordine del Global Compact tutti i leader europei, Cécile Kyenge torna a scagliarsi contro Salvini ed il Dl sicurezza, che sono divenuti ormai dei veri e propri incubi ricorrenti per lei.

Le parole cariche di funesti presagi dell’ex ministro Pd sono riportate da “LaPressa.” “Lo diciamo da tempo, ma i primi giorni di applicazione del decreto Salvini mostrano già risultati pericolosi per tutti. Quello voluto dal ministro degli Interni e votato da Lega e M5S è un decreto “insicurezza”. L’impoverimento del sistema SPRAR voluto da Matteo Salvini ha già causato alcuni effetti disastrosi.”, mette in guardia la Kyenge con toni apocalittici.

“Stiamo parlando di centinaia – e presto migliaia – di uomini, donne, ragazzi, bambine e bambini che fino a ieri erano legittimamente accolti in Italia. E che ora finiscono per strada, senza un tetto, senza un letto, senza un progetto di inserimento nel tessuto sociale italiano. A Salvini voglio chiedere: che fine faranno ora queste persone?”

L’occasione è dunque propizia per iniziare ad appoggiare l’idea del Partito Democratico di proporre un referendum abrogativo che possa affossare il decreto Salvini. “Penso sia necessario e urgente raccogliere le firme e istituire un referendum che cancelli questa legge pericolosa per tutti.”

Dopo di che, come fatto da Gentiloni in una recente intervista a Repubblica, l’europarlamentare loda i numeri del precedente governo in materia di accoglienza, messi in pericolo dalla minaccia Salvini.

“Non possiamo permettere che in nome della propaganda xenofoba questo Governo da una parte spinga le persone verso l’illegalità e dall’altra tenti di demolire tutti i numerosi percorsi di integrazione e inclusione sociale che l’Italia e i suoi enti locali hanno saputo costruire in questi anni, spesso con ottimi risultati. Dobbiamo invece tutelarli, per tutelare la sicurezza delle persone coinvolte, i loro diritti e il loro futuro. È ora di lottare uniti, con gli strumenti della democrazia, per la sicurezza di tutti!”.

Già, la sicurezza, proprio quello che chiedono sempre più a gran voce gli Italiani.

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