Cronache

L’incredibile odissea in Europa di due auto della polizia italiana

Due macchine della polizia italiana, con a bordo quattro operatori, sono state costrette a percorrere l'Europa senza armi per colpa di una norma europea

L’incredibile odissea in Europa di due auto della polizia italiana

“In occasione della manifestazione Rescue Vlissingen sul soccorso pubblico, i nostri colleghi in viaggio su due veicoli con i colori d’istituto sono stati costretti a lasciare l’armamento di dotazione al valico svizzero di Ponte Chiasso, e da lì attraversare Svizzera, Germania , e Belgio (circumnavigando anche Bruxelles) e Lussemburgo, prima di raggiungere i Paesi Bassi, senza armi a difendere se stessi?”. A chiederlo, in una lettera indirizzata a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza europea, è Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).

“Tutto ciò ha il sapore del paradosso!”, spiega Tonelli che ricorda come il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, si sia raccomandato che i poliziotti siano armati anche al di fuori dell’orario di lavoro. Secondo il Sap obbligare due autoveicoli della Polizia di Stato con quattro operatori a percorrere mezza Europa senza armi, sia una disposizione gravissima e inammissibile in un momento storico in cui l’allarme terrorismo è ai massimi livelli. E quindi “ferma la necessità di rispettare gli accordi internazionali ed i vincoli imposti all’Italia, - continua la lettera del Sap - è necessario immediatamente rivedere le politiche europee in materia, che attualmente non consentono agli appartenenti delle Forze di Polizia che si recano in missione all’estero di portare con sé l’armamento individuale, specie quando ciò avviene in uniforme e utilizzando veicoli con i colori d’istituto, sia per il fine di consentire l’effettivo espletamento della missione istituzionale della Polizia di Stato, sia per difesa personale e di tutta la cittadinanza”. Dato che la revisione degli accordi internazionali, richiederebbe tempi troppo lunghi, il Sap propone all’amministrazione italiana due soluzioni immediate:“Richiedere un servizio di scorta dello Stato ospite che accompagni gli agenti disarmati fino a destinazione.

Oppure, ancora più semplice e immediato, far sì che gli operatori, al di fuori dei confini nazionali possano vestire in borghese, senza divisa”.

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